Sarà il Vesuvio la prossima vetta ad essere scalata da Tom Perry ´l´alpinista scalzò protagonista di imprese estreme che hanno toccato le cime più alte e impervie del mondo. La scalata, in programma domenica 25 luglio, vedrà l´atleta vicentino correre, rigorosamente a piedi nudi, lungo il perimetro del cratere vesuviano per poi scendere di corsa dal cono così come già fatto nel 2007 sull´Etna. "In principio - ha spiegato Perry - affrontare queste imprese era soprattutto una sfida con me stesso, ma poi è diventata una filosofia con l´obiettivo di dimostrare che l´uomo è una macchina perfetta e il mio camminare e correre senza scarpe vuole ricondurre l´uomo al suo legame indissolubile con la terra da cui viene e a cui tornerà". Tra le montagne discese a piedi nudi da Perry, le Dolomiti, il Kilimangiaro, il Licanbur e il Nevado Sajama in Bolivia, l´Aconcagua in Argentina, il Fujama in Giappone, il Pico de Orizoba in Messico, vette ´prestigiose´ a cui da domenica si aggiungerà il Vesuvio. "Ho scelto di affrontare il Vesuvio - ha spiegato l´alpinista - per puntare l´attenzione dell´opinione pubblica sulle bellezze di Napoli, che spesso a torto viene definita la pattumiera d´Italia, un´immagine che, secondo me, ha aggiunto Perry, è stata attaccata alla città per distogliere l´attenzione dai tanti problemi, anche di inquinamento, che abbiamo anche al Nord". L´impresa di Perry è organizzata grazie alla collaborazione tra il presidente della Provincia di Vicenza Valter Gasparotti e il presidente della Provincia di Napoli Luigi Rispoli che ha inquadrato l´iniziativa nell´ambito del lavoro che ha spiegato "la Provincia sta portando avanti per sostenere la candidatura del Vesuvio al concorso internazionale per la scelta delle 7 meraviglie del mondo, concorso in cui il vulcano partenopeo è tra i 28 siti finalisti". "Grazie all´impresa di Perry - ha concluso il presidente della Provincia Luigi Cesaro - Napoli avrà l´opportunità di essere mostrata dalle cronache nazionali non solo per gli aspetti negativi come spesso accade, ma per il suo patrimonio naturalistico, patrimonio di cui il Vesuvio è simbolo in tutto il mondo".