500 loculi sequestrati, 300 dei quali già venduti e due persone finite nel registro degli indagati. E´ questo il bilancio del blitz scattato ieri mattina nel cimitero di Torre Annunziata dei carabinieri della compagnia di Torre Annunziata. A finire nei guai una 37enne di Castellammare di Stabia, tesoriere dell´Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio della diocesi di Nola, e un imprenditore di Boscoreale, entrambi deferiti alla Procura della Repubblica oplontina. Le indagini hanno appurato che nell’area di pertinenza dell´arciconfraternita sono stati realizzati su di un´area di 850 metri quadri, 500 loculi (200 ancora allo stato grezzo) abusivamente, la maggior parte dei quali già «venduti» ai privati.
A rischio anche la staticità della struttura realizzata nel cimitero di via Sepolcri: il personale dell´ufficio tecnico comunale, congiuntamente alla polizia municipale, ha provveduto a chiudere l´area. Sono in corso di accertamento ulteriori responsabilità penali a carico del progettista e del direttore dei lavori.
L’intera operazione commerciale avrebbe fruttato alla ditta esecutrice e all’arciconfraternita oltre 2,5 milioni di euro.