I tesori delle antiche città hanno sfiorato le cinquantamila presenze nel lungo ponte del Primo Maggio. Venerdì, complice l´ingresso a un euro, le perle archeologiche vesuviane hanno toccato le 18.000 presenze. Quindicimila, invece, sono stati i turisti che hanno visitato ieri gli Scavi pompeiani, acquistando il biglietto a prezzo pieno, 11 euro, ed i siti minori - ma solo per estensione - della soprintendenza di Pompei (Ercolano, Torre Annunziata-Oplonti, Boscoreale e Stabia) . E secondo le stime il numero dei visitatori di oggi dovrebbe confermare le cifre di ieri. Boom di visite, dunque, per una delle mete archeologiche più ricercate dai circuiti internazionali del turismo, anche se, dicono gli esperti del settore, non sono da record. Nel 2008 il Primo Maggio solo gli Scavi di Pompei registrarono ventimila presenza contro le quattordicimila di quest´anno. La flessione, dicono dalla Soprintendenza, è attribuibile al fatto che il ponte è stato preceduto dalla Settimana dei beni culturali che, dal 18 al 26 aprile, ha aperto gratuitamente i battenti dei musei e delle mete archeologiche italiane. L´ingresso gratis agli Scavi è stato un richiamo per i turisti che hanno anticipato, rispetto alle vacanze del Primo Maggio, il tour archeologico a Pompei. Le domus più ammirate sono state le case del principe di Napoli, degli Amorini dorati e dell´Ara Maxima, tutte visitabili solo su prenotazione online, senza costi aggiuntivi sul prezzo del ticket di ingresso. In questo periodo dell´anno, la maggioranza dei turisti parla italiano: è, infatti, statisticamente accertato che i nostri connazionali riscoprono le bellezze archeologiche di Pompei nei periodi delle vacanze da picnic e quando gli ingressi sono gratuiti. Ritornare a Pompei è sempre un piacere, dicono alcuni turisti arrivati da Caserta; e aggiungono: Però solo quando la visita è gratuita o si paga un euro. Unico neo al suggestivo tour tra le antiche vestigia della città sepolta è l´assenza di un punto di ristoro all´interno dell´area archeologica. I turisti per acquistare bibite o vivande sono costretti ad uscire dal circuito archeologico con la penale di non poter più rientrare con lo stesso biglietto.
(Susy Malafronte - Il Mattino)