Sarà il castello di Baia il primo sito archeologico gestito direttamente dalla Regione Campania in virtù del protocollo d´intesa firmato il 18 febbraio scorso tra il ministero dei Beni culturali e l´ente guidato dal governatore Antonio Bassolino. In prima applicazione e in via sperimentale, l´accordo riguarda infatti le bellezze artistiche dei Campi Flegrei, poi l’isola di Capri (Grotta Azzurra; Certosa, Villa Jovis, Villa di Tiberio; Villa di Damecuta), il Museo storico di Nola, l’area archeologica di Longola a Poggiomarino e le Basiliche paleocristiane di Cimitile ed infine l’area archeologica di Velia e la Certosa di Padula. Allo scopo di valorizzare questi siti promuovendone la conoscenza al pubblico e sostenendone la conservazione, la Regione Campania nei prossimi giorni partirà appunto dal castello di Baia in base a intese strette tra l´Assessorato al Turismo e i sindacati che hanno chiesto ed ottenuto di essere coinvolti: la gestione dovrebbe essere affidata poi dalla Regione alla società partecipata Scabec, ma ci sono anche altre soluzioni al vaglio.
il Velino