Il prefetto Profili potrebbe essere destinato ad un incarico nella struttura della Protezione civile. "Il ministro Sandro Bondi ringrazia sentitamente il prefetto Profili per l´opera finora intrapresa - afferma la nota - che ha permesso di conseguire importanti risultati nel miglioramento delle condizioni generali del sito"Voci sempre più insistenti, di fonte romana, annunciano che il prefetto Renato Profili, nominato dal ministro Bondi, a luglio dell´anno scorso commissario straordinario per la bonifica e il rilancio del sito archeologico di Pompei, potrebbe essere destinato ad altro qualificatissimo incarico. Se così fosse, la sua mission sul sito archeologico più importante ma anche più tormentato del mondo, sarebbe durata meno di un anno, che non è un tempo sufficiente a realizzare tutti gli obiettivi ai quali il prefetto sta assiduamente lavorando. In questo lasso di tempo, comunque, la struttura commissariale ha rimesso in moto la macchina arruginita dall´inerzia conseguendo risultati apprezzabili.

L´ultimo, in ordine di tempo, è l´aggiudicazione dell´appalto del ristorante all´Autogrill; il primo intervento è stato la bonifica degli ingressi con l´espulsione delle bancarelle. E poi ancora un rapporto non certamente idilliaco ma funzionale con la Soprintendenza archeologica diretta dal professore Pietro Giovanni Guzzo che degli Scavi è il grande patron culturale. E l´avvio di nuovi programmi di scavi che riguardano le ville marittime del parco archeologico di Stabia. Quando abbiamo chiesto conferma della indiscrezione, il commissario è caduto dalle nuvole: «Non so niente di niente e, com´è nel mio stile, non mi lascio condizionare dagli spifferi e continuo a lavorare con la dedizione e l´entusiasmo di sempre. La prima tranche di interventi è stata appaltata, ora aspetto di poter mettere mano alla seconda fase che è ancora più impegnativa perchè comprende una ventina di appalti». Profili non lo dice, ma il capitolo più importante riguarda il deposito museale, i lavori a Villa dei Misteri e il completamento del restauro della casa dei Vetti, il più importante monumento di Pompei, che è chiusa da anni. Abbiamo tentato in ogni modo di squarciare il velo della segretezza che circonda la notizia e qualche altro particolare siamo riusciti faticosamente a tirarlo fuori. Uno, soprattutto: il sottosegretario Guido Bertolaso nei giorni scorsi avrebbe avuto un incontro con il prefetto Profili nel corso del quale l´ipotesi dell´avvicendamento è stata prospettata. E in qualche modo valutata. Il commissario smentisce ma conferma di aver incontrato Bertolaso. «Qualche accenno è stato fatto, dice, ma niente di preciso, tutto è rimasto molto vago ».

Siamo in grado di dire, però, che una delle soluzioni alle quali si starebbe lavorando sarebbe il trasferimento del prefetto napoletano nella struttura di Bertolaso. Dove e con quale incarico, però, non è assolutamente dato di sapere. Le notizie romane, tra l´altro, si inseriscono in uno scenario più articolato che non si limiterebbe ad un nuovo cambio della guardia al vertice politico-amministrativo degli Scavi. E riguarderebbe una nuova, se pur contenuta, rivoluzione nel parterre perennemente in fibrillazione dei commissari. La situazione, come si vede, è tutta in evoluzione e le sorprese potrebbero riguardare lo stesso ministro Bondi che, come si dice ormai con insistenza, andrà a svolgere un altro delicato e importante incarico, non più nella compagine governativa. In questa ridda di indiscrezioni non ci sono certezze, ma gli indizi raccolti confermano che il magma amministrativo pompeiano è nuovamente in ebollizione. E la temperatura ha superato il livello di guardia. Se è vero, come è vero, che le indiscrezioni toccano anche il possibile successore del prefetto Profili che potrebbe essere addirittura il reggente del teatro San Carlo, Salvo Nastasi che a Napoli ha conquistato molte benemerenze dopo la performance del restauro del «Massimo», ritornato all´antico splendore grazie allo stanziamento regionale di 50 milioni, e inaugurato dal Capo dello Stato spettatore entusiasta allo straordinario concerto del maestro Riccardo Muti. Questa ipotesi sarebbe avvalorata da un´altra voce che riguarda la possibilità che Nastasi lasci, la poltrona di capo di gabinetto del ministero dei Beni culturali in coincidenza con le dimissioni di Sandro Bondi, uno dei leader storici dello squadrone azzurro di Silvio Berlusconi.
fonte: Carlo Franco (Corriere del Mezzogiorno)