Anche i malati svizzeri di sclerosi multipla potranno finalmente beneficiare della cannabis terapeutica per il trattamento della spasticità muscolare. A rivelarlo è stato Justin Gover, amministratore delegato della GW Pharmaceuticals, la casa farmaceutica che produce il Sativex, medicinale prodotto con i principi attivi della marijuana.
La Svizzera risulta quindi essere il 23° Paese ad aver approvato l’utilizzo di questo trattamento, la cui commercializzazione è stata già acconsentita in Italia e in altri 6 paesi europei tra cui Germania, Spagna e Regno Unito.
Nei mesi scorsi, le autorità svizzere si erano già occupate di cannabis, depenalizzandone l’utilizzo dopo aver registrato una crescita del numero di consumatori di marijuana e dell’aumento delle vendite rilevate dai growshop online. Al posto di una denuncia, provvedimento i cui costi burocratici incidevano notevolmente sulle casse del Governo, il consumatore colto in flagrante sarà sanzionato con una multa (circa 80 euro).
Ma il dibattito svizzero sulla canapa a livello terapeutico è stato più rapido e indolore. Sono numerosi, infatti, gli studi e le ricerche scientifiche che hanno da tempo dimostrato l’efficacia della cannabis per il trattamento della spasticità, un sintomo della sclerosi multipla che debilita profondamente la vita dei pazienti. Non solo: la cannabis è continuamente sottoposta a nuove sperimentazioni grazie ai suoi principi terapeutici in grado di contrastare molti gravi disturbi, tra i quali il dolore cronico e persino il diffondersi delle cellule tumorali nel cancro al cervello.
In Svizzera si contano più di 10.000 malati di sclerosi multipla, in Europa sono circa 500.000 e in Italia più di 57.000. Soltanto in Campania i pazienti di SM sono circa 7.000, soprattutto donne e giovani. Per questo da qualche mese il Dipartimento di Sanità Pubblica e la Clinica Neurologica dell’Università Federico II di Napoli hanno messo a punto un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per migliorare cure e assistenza per i malati di sclerosi multipla, ottimizzando le risorse disponibili nella Regione e coinvolgendo i professionisti di tutte le aziende ospedaliere, oltre alle Direzioni Sanitarie e Amministrative della Campania.