“Ancora una volta, per volere del Sindaco, i cittadini di Torre si vedranno aumentate le tasse. Prima in giunta ed adesso in consiglio è stato approvato lo schema delle aliquote che sono state portate al massimo imponibile”. Ritorna sulla vicenda delle tasse, a margine dell’assise comunale, il consigliere Alfieri. “Si poteva prevedere – continua il consigliere di Centro Democratico - una tassazione anche per coloro che non hanno case di proprietà ma una rendita elevata, questione che aveva sollevato Donadio, invece, si è preferito ancora una volta incidere sulle persone oneste che pagano le tasse”.

La vicenda delle aliquote ha tenuto banco per tutta la mattina in consiglio comunale, con gli animi che si sono scaldati anche sulla nomina di Giuseppe D’Alassio a nuovo dirigente dell’ufficio tecnico. “Con questa nomina – continua Alfieri – si aggrava ancora di più il bilancio comunale di una cifra che poteva essere in buona parte risparmiata rinnovando dando l’incarico a chi è già organico all’ente. Purtroppo rientra tra le scelte incomprensibili di questa amministrazione. Tra le altre si è preferito sostituire l’illuminazione pubblica della città anche quando il materiale non era usurato, piuttosto che rifare le strade che sono in uno stato pessimo”.
Infine, su Iavarone, “è un assessore molto in gamba, capace e con voglia di lavorare. Dispiace solo che non avrà vita lunga con Starita: il sindaco non ama particolarmente chi vuole lavorare”.

Alle accuse dell’opposizione replica secco Antonio Gagliardi: “Sulla questione Tasi, in particolare, se da un lato è stata approvata l’aliquota più alta, dall’atro abbiamo previsto cinquanta euro di detrazioni che vanno ad incidere sulle rendite catastali basse. Stavamo lavorando per prevedere una detrazione variabile a seconda della rendita catastale: diminuiva all’aumentare della rendita. Ho notato, però, che in città c’è una disparità tra le zone ed il valore degli immobili”.

Sempre Donadio aveva indicato ai consiglieri ed al dirigente Ariano di “Calcolare la Tasi su quanto speso per i servizi cittadini negli anni precedenti, senza rincararla di ipotesi di spesa che graverebbero solo sui contribuenti”.

“Avremmo potuto – ha replicato Gagliardi – introdurre la tassa anche per gli affittuari che usufruiscono dei servizi che fornisce il comune. Anche in questo caso però si doveva discernere tra coloro che hanno un reddito alto da quello basso. Purtroppo, però, non abbiamo una banca dati utile per poter simulazioni. In ogni caso, già sul bilancio che andremo ad approvare entro fine mese abbiamo previsto una serie di sgravi che tutelano le fasce deboli”.


Raffaele Perrotta