"Se il Vesuvio borbotta, sarebbe una catastrofe"
13-04-2009 - Archivio Storico de Lo Strillone
La zona vesuviana è il contrario dellAbruzzo: anche un piccolo evento si trasformerebbe in catastrofe lo dice al Velino Paolo Gasparini docente di geofisica dellUniversità Federico II, in passato direttore dellosservatorio vesuviano, componente della commissione grandi rischi della protezione civile e del gruppo nazionale di vulcanologia.
Professore immaginiamo un evento sismico simile a quello dellAbruzzo, ma nella zona vesuviana: che conseguenze ci sarebbero?
Nella cosiddetta zona rossa, basterebbe molto meno per provocare una catastrofe. La causa è legata allurbanizzazione che resta sempre elevata e selvaggia. Oltreché irrazionale.
Ci spieghi tecnicamente.
Sul Vesuvio la situazione è diversa rispetto allAbruzzo. èdifficile che ci siano scosse di alta magnitudine perché le scosse hanno origine vulcanica e non tettonica, per cui se ci fosse un eruzione freatica, che significa molto piccola, le conseguenze sarebbero disastrose per lurbanizzazione. Sia sotto il profilo numerico che di criterio di costruzione
La polemica di questi giorni è legata alla prevedibilità dellevento sismico.
È impossibile prevedere un terremoto. Sul Vesuvio la situazione è costantemente monitorata. (segue)
E non potrebbe accadere nulla fuori dal monitoraggio dei tecnici?
Ripeto, non possiamo escludere nulla. Esiste il cosiddetto rischio accettabile che è il termine tecnico per annoverare quegli eventi rari che non sono prevedibili ma esistono. In questo rientra anche la caduta di un meteorite, ad esempio.
Quindi?
Quindi non ci si può preparare ad un evento se la possibilità che si verifichi è bassissima.
Scosse sul Vesuvio ce ne sono?
La scossa più forte nellarea vesuviana è quella di 15 anni prima delleruzione del 1979, per intenderci leruzione che distrusse Pompei.
fonte Velino Campania
Professore immaginiamo un evento sismico simile a quello dellAbruzzo, ma nella zona vesuviana: che conseguenze ci sarebbero?
Nella cosiddetta zona rossa, basterebbe molto meno per provocare una catastrofe. La causa è legata allurbanizzazione che resta sempre elevata e selvaggia. Oltreché irrazionale.
Ci spieghi tecnicamente.
Sul Vesuvio la situazione è diversa rispetto allAbruzzo. èdifficile che ci siano scosse di alta magnitudine perché le scosse hanno origine vulcanica e non tettonica, per cui se ci fosse un eruzione freatica, che significa molto piccola, le conseguenze sarebbero disastrose per lurbanizzazione. Sia sotto il profilo numerico che di criterio di costruzione
La polemica di questi giorni è legata alla prevedibilità dellevento sismico.
È impossibile prevedere un terremoto. Sul Vesuvio la situazione è costantemente monitorata. (segue)
E non potrebbe accadere nulla fuori dal monitoraggio dei tecnici?
Ripeto, non possiamo escludere nulla. Esiste il cosiddetto rischio accettabile che è il termine tecnico per annoverare quegli eventi rari che non sono prevedibili ma esistono. In questo rientra anche la caduta di un meteorite, ad esempio.
Quindi?
Quindi non ci si può preparare ad un evento se la possibilità che si verifichi è bassissima.
Scosse sul Vesuvio ce ne sono?
La scossa più forte nellarea vesuviana è quella di 15 anni prima delleruzione del 1979, per intenderci leruzione che distrusse Pompei.
fonte Velino Campania