Un corteo per dire "no" alla seconda foce del fiume Sarno. E’ l’iniziativa organizzata dal Comitato che da settimane si sta battendo contro il progetto che la Regione Campania ha affidato all’Arcadis. Sabato mattina alle 9:30 davanti al noto bar “Seven Up” di Rovigliano si incontreranno cittadini, studenti, manifestanti contrari alla creazione dell’opera. Tanta preoccupazione da parte dei residenti nei confronti di un progetto che, secondo gli attivisti del comitato – mette a rischio la salute delle famiglie che vivono in quello che doveva essere il quartiere industriale di Torre Annunziata. “Abbiamo paura che la seconda foce possa diventare un ulteriore elemento di inquinamento per un quartiere già colpito dal fiume Sarno – affermano i residenti. I lavori, da un costo complessivo di oltre 200 milioni di euro e finanziati dall’UE, dovrebbero partire a marzo e sono finalizzati alla diminuzione del rischio idrogeologico del fiume Sarno. “Noi siamo contro l’intervento strutturale – spiegano gli attivisti – perché va ad operare su acque sporche, non bonificate. Per cui quando la foce, verrà terminata, fra tre anni, andrà a versare in mare sempre acqua putrida. Acqua che scorrerà a vista nel tratto finale di via Solferino”. Il comitato,
invece, sostiene gli interventi non strutturali come la bonifica del fiume Sarno. "Per evitare problemi di esondazione quando c’è maltempo, basterebbe che il letto del fiume fosse ripulito da tutti i rifiuti solidi che giacciono sul fondale. Cosi facendo la portata d’acqua potrebbe già abbassarsi notevolmente”. La risposta al comitato arriva dal consigliere comunale di Torre Annunziata Enzo Ascione, che è intervenuto sull’argomento ieri mattina in consiglio comunale. “Non c’è alcuna possibilità che la seconda foce del fiume raccolga acqua inquinata – afferma Ascione – la regione Campania ha fatto una sua valutazione sul progetto ed ha deliberato che non potrà avvenire alcun tipo di derivazione delle acque se prima non superano i parametri di balneabilità".

Catello Germano