Nella mattinata del 20 aprile 2011 il personale militare dell’Ufficio circondariale marittimo di Torre Annunziata, unitamente al Nucleo Sub della Guardia Costiera in forza a Napoli ed al battello pneumatico GC A56 di Castellammare di Stabia, procedeva al sequestro di un campo abusivo sommerso posto a circa 100 metri dalla riva nello specchio acqueo antistante il porto di Torre Annunziata in località Sette Scogliere.
L’impianto di pesca rudimentale ed artigianale, realizzato appunto abusivamente, aveva lo scopo di attirare e catturare seppie ed uova di seppie ed era posto in essere a mezzo 1 “filare” costeggiante la battigia per circa 500 metri, costituito da circa 20 ramoscelli di mortella (pianta di bosco dal profumo intenso che attira le prede) legati ed ancorati al fondo con 18 mattoni grezzi adagiati sul fondale marino ad una profondità di circa 4/5 metri, individuabile dalla superficie marina da alcune bottigliette di plastica trasparenti atte ad evitare il rinvenimento visivo.
Il materiale è stato sottoposto a sequestro, sentito il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
I grappoli delle uova di seppia, venivano dai militari operanti, nuovamente rigettati in mare nella zona del “Castello di Rovigliano” per il naturale ripopolamento e per salvaguardare il delicato ecosistema marino.