Sabato, 12 settembre 2009, alle ore 18.30, nell’emiciclo del Convento dei Frati Minori di San Gennaro Vesuviano (Na), avrà luogo la Cerimonia Investitura del “Catapano” (Maestro di Fiera) per il Sig. Giovanni La Marca, con la quale si inaugura la 396^ edizione della Fiera Vesuviana, in programma dal 12 al 20 settembre 2009, nell’area dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Filippo Silvestri” di San Gennaro Vesuviano (Na). La Fiera Vesuviana, l’evento fieristico più antico della Campania, è organizzata, quest’anno, per la prima volta, dalla Fondazione Alfredo Catapano.

Alla cerimonia inaugurale interverranno: il Presidente della Fondazione Alfredo Catapano, Vincenzo Catapano; il Vescovo di Nola, S.E. Beniamino De Palma; il Presidente della Provincia di Napoli, On. Luigi Cesaro; il Presidente dell’Osservatorio Parlamentare Europeo e del Consiglio d’Europa, Giuseppe Catapano; il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, On. Paolo Russo; il Sindaco di San Gennaro Vesuviano, Aniello Giugliano; il Direttore Organizzativo della Fiera, Daniele Cannellini; Sindaci e Amministratori del Comprensorio Vesuviano; Autorità Civili e Militari.

La 396^ edizione della Fiera Vesuviana è organizzata dalla Fondazione Alfredo Catapano, in collaborazione con il Comune di San Gennaro Vesuviano e il “Comitato Fiera Vesuviana” e si svolgerà dal 12 al 20 settembre 2009 presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Filippo Silvestri” di San Gennaro Vesuviano. Hanno patrocinato l’iniziativa: l’Osservatorio Parlamentare Europeo e del Consiglio d’Europa; la Regione Campania; la Provincia di Napoli e il Comune di San Gennaro Vesuviano.

“La Fondazione Alfredo Catapano - sostiene il Presidente Vincenzo Catapano - nell’organizzare e sostenere, per la prima volta, la Fiera Vesuviana intende assecondare le istanze e le vocazioni provenienti dalla difficile e complessa realtà vesuviana e, nello stesso tempo, consolidare nobili tradizioni attraverso l’attivazione di percorsi di crescita collettiva sociale ed economica. Il nostro obiettivo, dunque, è quello di proiettare l’evento, in vista delle celebrazioni del quattrocentenario, tra le manifestazioni più importanti che hanno luogo nel Mezzogiorno d’Italia. La nostra sfida è quella di riportare la Fiera Vesuviana ai fasti di un tempo, facendola tornare ad essere un punto di riferimento per le eccellenze produttive della Campania in generale e del Area Vesuviana in particolare. Gli sforzi profusi dalla Fondazione – conclude Catapano - vanno in questa direzione, per cui sin da subito abbiamo voluto dare un’impronta diversa rispetto al recente passato, proponendo una formula innovativa nel solco della tradizione”.

La Fiera si estende su una superficie di circa 50.000 mq di esposizione suddivisi in: Area Stand, sia indoor che outdoor; Area Convegni e Corsi di Formazione; Area Spettacoli; Area esposizione bestiame (soprattutto equino e bovino); Area Spettacoli Equestri; Area “Sagre”. Saranno circa 200 gli espositori presenti in fiera, scelti tra aziende, enti ed istituzioni.

FIERA VESUVIANA
Riferimenti Storico - bibliografici

La Fiera Vesuviana di San Gennaro è una istituzione storica ed è patrimonio culturale delle popolazioni dell’area vesuviana.
La Fiera si tiene interrottamente dal 1613, quando venne fondata dal Marchese Scipione Pignatelli, signore di Palma e Lauro, trasformando in Fiera la festa in onore di San Gennaro che da lungo tempo si celebrava con grande concorso di popolo, davanti alla Chiesa Sant’Januarius in Silva di origine medievale.
Grazie ai Frati Minori che la propagandavano tra le popolazioni dell’Agro Nolano, Vesuviano e Sarnese ed offrivano ospitalità ai venditori ed ai visitatori, la Fiera di San Gennaro ebbe grande risonanza e fu subito considerata un appuntamento importante per le popolazioni e per artigiani e mercanti tale da essere citata come esempio di organizzazione già nel XVII secolo. Ebbe una propria sede stabile sui 20 moggi di terreno (80.000 mq.) donati ai Frati per organizzare la Fiera, e per tutelare lo spiazzo da usurpazioni, furono disputate controversie nei secoli XVII, XVIII e XIX.
Fu resa Fiera Franca, libera da gabelle e da dazi, ebbe propria amministrazione col Catapano (Maestro di Fiera investito dall’autorità feudale) che disponeva di propri gendarmi, di luoghi di pena, amministrava la giustizia per reati compiuti durante la fiera e per fatti di fiera, assegnava gli spazi, concedeva lasciapassare, gestiva le carceri.
Non mancano episodi eclatanti nella sua storia come quello relativo al Principe di Ottajano don Giuseppe de’ Medici che si macchiò di gravi soprusi proprio nella Fiera Vesuviana, quello stesso che, ironia della sorte, nel 1698 ricoprì l’incarico di Reggente della Gran Corte della Vicarìa per ordine del Vicerè Medinaceli.
La Fiera Vesuviana di San Gennaro è stata, nei secoli, il più importante momento di scambio commerciale nell’area interna del Vesuvio, tanto che non poterono sorgere altre istituzioni fieristiche che potessero danneggiarla.
Per tutto il XX secolo la Fiera ha continuato a svolgere il suo ruolo di occasione di scambio e di vetrina della produzione vesuviana, solo da un decennio circa è stata delocalizzata dallo spiazzo tradizionale, trasformato in Piazza con giardino, ormai insufficiente ad ospitare una moderna rassegna ricca di tradizioni e di prodotti esclusivi che conta diverse centinaia di espositori ed è spontaneamente visitata da più centinaia di migliaia di visitatori, anche perché conserva tuttora la caratteristica di essere libera da gabelle come il biglietto d’ingresso. La nuova sede della Fiera è costituita dall’area dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Filippo Silvestri” che mette a disposizione della più antica e storica Fiera della Regione i suoi spazi e le sue attrezzature.