Con 160 si, 119 no e 2 astenuti il Governo ha incassato la fiducia posta sul maxiemendamento presentato a Palazzo Madama; tra le tante modifiche il testo reintroduce le agevolazioni fiscali previste per le aziende che investono nelle zone franche urbane. Il decreto ora passa all´esame della Camera dei Deputati per l´ok definitivo. Una battaglia che ha visto da una parte i comuni che hanno ricevuto la zona franca, guidati dall´Anci, alcuni parlamentari e la Commissione Affari Costituzionali e dall´altra l´eccessivo rigore del ministro dell´Economia Tremonti: alla fine però il compromesso con quest´ultimo c´è stato. Infatti, se è vero che le agevolazioni fiscali sono ritornate così come previste dal testo originario partorito dall´allora Governo Prodi, è pur vero che è stato stabilito un tetto massimo di 100 milioni per i primi due anni di esenzioni. A Torre Annunziata, che ha realizzato a livello nazionale il secondo miglior progetto di Zona Franca (il primo è Catania), curaro direttamente dal Sindaco Starita, andranno circa due milioni e mezzo di euro.
Per brindare ora al Comune si aspetta solo l´esame definitivo di Montecitorio, previsto per martedi 16 febbraio.