TORRE ANNUNZIATA - Il vento gelido del freddo siberiano, sembra quasi volersi arrendere ad una nuova giornata da incorniciare, il sole splende più forte che mai, donando un dolce tepore a questa fase invernale. Sembra proprio la solita storia; la consueta fortuna che abbiamo, qui nel nostro “ventre della vacca”, ove tutto giunge più affievolito o quasi privo di nerbo.
In questo luogo dove tutto sembra statico, qualcosa di diverso si affaccia e forse si prepara al nuovo di questa Città.
Un personaggio insolito della vita politica torrese, anche se politico non è.
L’abbiamo voluta intervistare. È Carmen Pisani, presidente di Torre nel Cuore.

Allora, signora Pisani, cosa ne pensa della situazione politica attuale?
- Veramente di politica in giro ultimamente se ne vede ben poca. E’ un continuo cambiare schieramenti, idee, coalizioni, personaggi che vanno da destra a sinistra e viceversa con una non chalance degna di Arturo Brachetti nelle sue migliori performance di trasformista. Comunque il problema serio secondo me, è soprattutto quello che in realtà troppe persone mascherano il loro personale desiderio di potere dietro la candidatura a sindaco di questa città. Ognuno infatti, pensa di essere la persona perfetta a tale nomina e non è disposta a farsi indietro nemmeno di fronte al diniego comune dei cittadini. Io per prima se si candidasse qualcuno di spessore nella nostra lista, che avesse il consenso unanime dell’elettorato farei un passo indietro. Ma purtroppo nei partiti e nelle coalizioni torresi non è così! -
La sua Associazione sale in politica attiva e subito avete lasciato la coalizione del nuovo centro sinistra quali sono i motivi?
- Vede per questa decisione ci siamo attirati non poche critiche e polemiche ma a differenza di chi cambia schieramenti come si cambia un vestito, noi siamo stati responsabili e coerenti e le spiego perché: abbiamo tentato, con la nostra adesione alla coalizione del Nuovo Centrosinistra, di fare un atto di responsabilità per non disperdere i voti della sinistra e favorire involontariamente la parte avversa. Purtroppo il modo di pensare e di fare che hanno i politici è assai lontano dal modo che hanno le associazioni e i movimenti di darsi da fare per il bene comune. Soprattutto l’ordine d’importanza dei problemi da affrontare è completamente sovvertito in funzione di un modo di pensare, vecchio stampo, dove ” il non si può fare” prevale sul “si deve fare”. -
Cosa risponde a quelli che in questi giorni l’hanno attaccata dicendo che è ammalata di protagonismo e che la sua candidatura è solo un modo come un altro per avere un seggio a Palazzo Criscuolo?
- La cosa mi offende e non poco, non per quello che dicono, ma perché nessuno sa veramente le ragioni per cui ho deciso di candidarmi o su chi sono e cosa ho fatto fino ad oggi nelle mia vita. Devo notare, purtroppo che troppe volte dietro questi disturbatori anonimi si celano personaggi ben noti allo scenario torrese che non avendo argomenti concreti per attaccarmi, alimentano la via delle ingiurie e delle calunnie. Chi mi conosce bene sa che tutti i difetti posso avere tranne la presunzione o la voglia di protagonismo anzi ho sempre la tendenza ad aiutare gli altri nonostante le delusioni collezionate o l’aiuto non richiesto. Proprio questo mi ha spinto a scendere in campo: io non amo le persone che si lamentano continuamente ma non fanno nulla di costruttivo per cambiare lo stato delle cose. Non è sempre e solo colpa delle istituzioni o dell’amministrazione o del sindaco. Il vero potere lo abbiamo noi cittadini, siamo noi che possiamo determinare il cambiamento scegliendo le persone adatte ad amministrare con onestà, professionalità e competenza questa città. Anzi io lancio una sfida ai cittadini di Torre Annunziata: non chiedo di votare per me, ma di individuare chi realmente possa fare gli interessi della città e dei cittadini e cambiare e far cambiare mentalità a chi vota ancora per uno scambio di favori o per qualche vana promessa. Basta con questi politici che in cambio di un diritto acquisito promettono di risolvere piccoli problemi personali. E’ ora di cambiare! -
Quali sono i vostri programmi?
- Il nostro è soprattutto un programma che si basa sul rilancio culturale e turistico di Torre che è poi la vera vocazione di questa città. La cultura, come troppi erroneamente credono, non toglie soldi, bensì porta ricchezza e non solo quella interiore porta turisti, indotto, guadagni. La cultura è un investimento in tutti i sensi. Abbiamo anche un progetto innovativo per l’utilizzo dei locali comunali realizzati intorno allo stadio Giraud; la regolarizzazione e messa in sicurezza del mercato comunale e l’istituzione di mercati etnici e rionali; la realizzazione di eventi culturali permanenti; la realizzazione di un palazzetto dello sport e di una piscina comunale; la decentralizzazione di alcuni uffici pubblici e la realizzazione di punti di aggregazione socio-culturale nelle zone periferiche della città; la realizzazione del P.U.C.; la partecipazione dei cittadini al bilancio comunale e alla decisioni cruciali. Tutte cose normali per dare vivibilità e sicurezza ad un paese così martoriato dalle cattive gestioni del passato. -
Perché dovreste essere proprio voi il “Nuovo che avanza”?
- Perché la nostra lista è fatta per lo più di giovani e donne, persone che hanno sempre lavorato e che amano veramente Torre Annunziata, perché non c’è mai stato un sindaco donna e soprattutto perché noi ci poniamo come tramite tra le istituzioni e i cittadini, portando la loro voce, il loro problemi reali e quotidiani, le loro richieste alla ribalta della vita politico-amministrativa locale. -
Temete o sperate di vincere?
- Non ci illudiamo di vincere, anche se il nostro messaggio è forte ed intrigante, ma, speriamo di riuscire a lasciare un segno significativo nelle coscienze dei cittadini e dei politici torresi che devono finalmente ascoltare le istanze dei cittadini e farle proprie e portare veramente Torre nel cuore!
Ci parli un po’ di lei, chi è e quali esperienze porta in dote?
- Posso dire di aver sempre lavorato nella mia vita fin dalla maggiore età, passando attraverso varie esperienze che mi hanno arricchito e formato. Ho iniziato come tanti con lavori saltuari nel campo del turismo e quello dei computer per poi passare alla prima significativa esperienza lavorativa in un’azienda metal-meccanica per 13 anni e mezzo acquisendo esperienza nella gestione del personale, come nella fatturazione attiva e passiva, la contabilità e per finire la gestione delle materie prime e del magazzino, gestendo con oculatezza, notevoli risorse finanziarie. Ho partecipato poi all’ultimo concorso statale per la scuola dell’infanzia e l’ho superato brillantemente, infatti, sono docente da 8 anni. A proposito di ciò vorrei rispondere alle insinuazioni che mi sono state fatte riguardo al fatto che un’insegnante per candidarsi trascuri il proprio lavoro: nel mio caso, come è realmente verificabile, non è affatto vero! Sono una docente molto amata e stimata dai genitori dei miei bambini e mi assento da scuola solo quando realmente necessario anzi molto del mio tempo libero viene dedicato quasi interamente alla scuola. -
Come pensa che reagirà il popolo torrese ad una candidatura di una donna a sindaco per la prima volta nella sua secolare storia?
- Spero bene, visto che fino ad oggi e Le ricordo che siamo nel 2012, non c’è ancora stata una donna alla guida di questo paese. Ormai è ampiamente dimostrato, anche a livello nazionale, che le donne hanno una tenacia, una grinta e una voglia di risolvere i problemi che supera di gran lunga quella maschile. Sono sempre di più i posti di spicco e responsabilità che vengono affidati alle donne e se vogliamo è anche naturale visto che ognuna nel suo piccolo è abituata a gestire, amministrare, guidare e far funzionare bene la propria famiglia! Ed ora se mi consente vorrei rivolgere un pensiero a questa nostra città, che non amiamo solo in prossimità delle elezioni, ma tutto l’anno e da sempre. Torresi date amore alla città, solo così porremo le basi per un’effettiva rinascita di Torre Annunziata. -
NINO VICIDOMINI