“Convegno di taglio tecnico e non politico”, così ha aperto il convegno di Centro Comune il candidato sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Sica, esprimendo l’assoluta volontà di rendere protagonista del dibattito qualcosa che ai torresi sta molto a cuore: il progetto di riqualificazione del porto. E per farlo si è avvalso dell’appoggio tecnico di due esperti del settore: il dottor Roberto Scolaro assistente universitario e l’avvocato Ennio Squillante segretario generale dell’autorità portuale di Napoli. Quest’ultimo, in particolar modo ,ha espresso il suo personale rammarico per il persistente stato di sottosviluppo in cui versa il porto, cuore della città. Lo conosce bene il porto il segretario in quanto ne è stato comandante nel 1991. E non si spiega come, già da allora, problemi legati alla riqualificazione non siano stati risolti. Come e perché progetti in fase di elaborazione siano caduti, svaniti nel nulla. In particolar modo ha posto enfasi sullo standard dei porti europei e a quali elementi puntare per auspicare un livello equipollente: dar vita ad un corretto sistema logistico per attivare maggiormente la capacità di movimenti merci, potenziare le condizioni per poter accogliere altri traffici commerciali, creare un polo marittimo capace di accogliere navi di più grandi dimensioni, creare un sistema infrastrutturale atto a collegare porto e città, coinvolgere la collettività, dare uno sguardo all’impatto ambientale, creare occupazione. Il tutto deve essere realizzato attraverso il cosiddetto piano regolatore è ciò che si augura il segretario. Il dottor Scolaro parla di un modello di integrazione che è alla base dello sviluppo economico mondiale: città, porto, mare. “Il porto di Torre Annunziata – prosegue – è il quarto in Campania per grandezza, e terzo per traffici e merci. Basterebbero fondali più profondi per accogliere navi merci di più grandi dimensioni. Il portò può!”. Anche Donato Leveque, direttore artistico del Teatro San Francesco di Paola e Domenico Solimeno, consigliere comunale uscente accennano la loro posizione in merito: il primo evidenzia come il progetto della coalizione di Sica possa essere una opportunità di riscatto della città attraverso una politica non clientelare; e l’altro auspica una riqualificazione urbana che non sia mero obiettivo propagandistico.
Infine, le ultime battute per chiudere la serata spettano a lui: Vincenzo Sica. Parole che si mescolano alla polemica ma anche alla speranza: quella di attuare un progetto forte al quale si aggregheranno anche altre forze politiche. L’auspicio è quello di poter finalmente formalizzare il protocollo di intesa bruscamente interrotto già nel 2005. Dunque, già da quando si era parlato della possibilità di poter mettere sotto la giurisdizione del Porto di Napoli anche quello di Torre Annunziata. Così come accaduto in maniera del tutto regolare per il polo marittimo di Castellammare di Stabia e quello di Salerno, adeguandosi perfettamente agli standard richiesti. “Ma allora - si domanda in maniera inquietante Sica - cosa ha impedito la formalizzazione del protocollo da parte dell’amministrazione? Non c’è risposta. La regione Campania è stata destinataria di fondi per il porto di Napoli. Dunque gli aiuti ci sono” Ma si sa, i fondi devono essere spesi nei progetti presentati per averne beneficio. Infine Sica si rivolge ai giovani, ai loro sogni bramanti e senza fine.”Esistono potenziali di crescita, esiste benessere, speranza di progresso, lo dico a voi che volete e dovete avere risposte da questo territorio, insieme ce la faremo”.
Tina Aiello