Sistema Turistico Vesuviano: parliamone con Bruno Provitera
14-05-2009 - Archivio Storico de Lo Strillone
L´assessore al Turismo della Città di Portici, dott. Bruno Provitera, è uno dei più convinti sostenitori dell´importanza della nascita di un sistema turistico vesuviano. L´idea, partita inizialmente con un progetto di intesa di tre comuni: Portici, Ercolano e Torre Del Greco, si è irrobustita quando, il 13 febbraio 2009, in un incontro convocato presso lAssessorato Provinciale al Turismo di Piazza Matteotti su iniziativa dellAssessora Giovanna Martano, è stato firmato il Protocollo di intesa sul Turismo nellarea vesuviana.
guarda il video
Quali sono state le motivazioni che hanno accomunato gli undici comuni vesuviani?
Sono stati promossi vari momenti di confronto tra i Comuni dellArea Vesuviana Costiera per verificare la possibilità di condividere riflessioni sui temi della pianificazione strategica e favorire scambi di metodologie e di analisi finalizzate a individuare strategie comuni per la gestione condivisa dei processi di trasformazione dellintera area territoriale vesuviana.
Portici, Ercolano, Torre del Greco e San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Boscotrecase, Pompei, Castellammare, Torre Annunziata, rappresentano ununica area omogenea alle pendici del Vesuvio che si salda con le propaggini sud-orientali della metropoli napoletana.
i territori dei suddetti comuni, seppure contraddistinti da mq di superficie diversi, si accomunano per una elevata densità abitativa.
E in atto nelle città vesuviano-costiere, che si affacciano sul golfo di Napoli, il dibattito sulle strategie di sviluppo locale, da assumere per la elaborazione dei rispettivi DOS (Documento Operativo Strategico) Comunali.
I Piani Strategici saranno frutto del lavoro di un forum di attori appartenenti alle realtà locali, dalle istituzioni agli Enti pubblici e privati, dallimprenditoria alle associazioni di categoria a quelle culturali e ai cittadini.
I processi di pianificazione strategica che ogni Ente adotterà non potranno essere disgiunti dalle programmazioni degli Enti Locali confinanti se si vuole tenere in debito conto della necessità di pensare ad una strategia condivisa dellintero territorio vesuviano
E vantaggioso da un punto di vista finanziario, al fine di beneficiare delle premialità previste dalla programmazione regionale, individuare subito una coerenza programmatica della varietà delle azioni locali di sviluppo nonché di quelle promosse dintesa con altri comuni, nel rispetto del reciproco vantaggio per i territori amministrati, attraverso appositi strumenti di governo tra cui anche gli AQP (Accordi Quadro di Programma)
I settori economici su cui attualmente si concentrano gli investimenti pubblici e privati comprendono lartigianato tipico (corallo e pietra lavica), la floricoltura, linformatica, la ricerca scientifica, la produzione culturale ed il turismo.
E volontà comunemente espressa dotarsi di un Piano Strategico Comunale che valorizzi il Turismo dei singoli territori e dellintera area vesuviana e vesuviano-costiera in particolare modo puntando a fare sistema per lo sviluppo territoriale.
Le ragioni della scelta?
Lo sviluppo del turismo è avvertito dai soggetti locali come un possibile volano di sviluppo economico e sociale e di miglioramento della qualità della vita dei residenti.
Come si è giunti allintesa allargata agli otto comuni vesuviani?
Circa un anno fa, gli Assessori al Turismo dei Comuni di Portici, Ercolano e Torre del Greco, giusto verbale del 30 gennaio 2008 , riuniti a Villa Ruggiero ad Ercolano, hanno sottoscritto e approvato la scelta di dare vita ad una larga intesa sul turismo dellarea vesuviano-costiera e che a tale intesa hanno mostrato interesse anche i Comuni di San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio e Boscotrecase.
Successivamente i Comuni di Pompei, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, interessati da un ingente flusso turistico per caratterizzazione territoriale storica, culturale ed archeologica, hanno aderito allintesa anche su invito dellAssessora Giovanna Martano.
Qual è limpegno dei Comuni firmatari?
Tale adesione impone di avviare concretamente azioni sinergiche e condivise per la realizzazione di attività di promozione e marketing del territorio volte al potenziamento dellofferta in ambito turistico
Quali sono gli obiettivi?
Condividere un processo per la pianificazione strategica dellarea vesuviana finalizzata alla istituzione di una Unione dei Comuni Vesuviani per lo SVILUPPO TURISTICO CULTURALE E SCIENTIFICO DELLAREA VESUVIANA e la pianificazione strategica del Sistema Turistico Locale Vesuviano.
Indicare quali temi prioritari da approfondire e specificare ed ulteriormente integrare, sviluppandone e perfezionandone lattuazione attraverso la stipula di uno o più accordi successivi tra i soggetti interessati:
a. Realizzazione di un sistema integrato per la mobilità e trasporti;
b. Realizzazione di un sistema telematico di informazione e comunicazione sul territorio e messa in rete degli Enti (banda larga) tra loro con punti di informazione turistica complete ed aggiornate possibilmente in connessione con il portale web realizzato dalla Provincia di Napoli;
c. Realizzazione di materiale informativo e promozionale di larga distribuzione (guide, brochure, poster cartoline, ecc) pubblicazione di prodotti editoriali di pregio dedicate al territorio;
d. Organizzazione di Educational tour finalizzati a far conoscere le strutture ricettive presenti sul territorio ed i servizi offerti in collaborazione con le imprese del turismo;
e. Risanamento e riqualificazione delle aree industriali dimesse;
f. Integrazione e scambio di metodologie dei processi di Agenda 21 locale per lo sviluppo ecosostenibile;
g. Coesione sociale e lavorativa, accoglienza, miglioramento dei servizi;
h. Recupero e riqualificazione delle aree urbane destinate a Museo;
i. Recupero del patrimonio storico ed architettonico dei Comuni coinvolti quale risorsa di forte richiamo turistico funzionale allo sviluppo complessivo del territorio;
j. Promozione del Turismo culturale- storico ed architettonico valorizzando:
La Reggia di Portici, Palazzo Reale di Quisisana (Castellammare)
Le Ville Vesuviane del Miglio dOro
k. Promozione del Turismo archeologico (Scavi di Pompei ed Ercolano, Sito archeologico di Oplonti, Sito archeologico di Stabia);
l. Promozione del Turismo Scientifico e le attività della Fondazione Portici Campus;
m. Promozione del Turismo Enogastronomico;
n. Promozione del Turismo Scolastico ;
o. Promozione del Turismo naturalistico (Parco Nazionale del Vesuvio);
p. Promozione del Turismo marittimo e balneare (Cantieri navali, Marina di Stabia, Porti Turistici e Stazioni Marittime);
q. Promozione dellartigianato locale (corallo di Torre del Greco ceramica- pietra lavica,ecc);
r. Promozione del Turismo Sacro e Religioso (Santuario di Pompei) e valorizzazione dei percorsi ipogei accessibili mediante le chiese di Torre del Greco, Museo Diocesano di Castellammare;
s. Promozione dei Turismi trasversali
t. Promozione del Turismo Museale (del Corallo- della Scultura in Pietra lavica- di Pietrarsa, ecc);
u. Promozione del Turismo Termale (Terme di Castellammare)
v. Realizzazione e comunicazione del sistema turistico locale Vesuviano attraverso la partecipazione istituzionale alle Borse Internazionali del Turismo (Milano) (Madrid) (Parigi) (Napoli) (Londra) e alla Borsa di Genova per quello scolastico;
w. Promozione di progetti che prevedono la partecipazione degli enti locali firmatari di GRANDI EVENTI CULTURALI di richiamo;
x. Istituzione del Tavolo del Marketing Turistico territoriale che curi, entro il mese di novembre di ogni anno, la calendarizzazione degli eventi promossi sullintero territorio vesuviano;
3. Pervenire ad uno o più ACCORDI quadro di Programma, contenenti lindividuazione dellinsieme dei progetti da realizzare in relazione agli ambiti tematici individuati al punto precedente indicandone il livello di definizione le ipotesi di gestione, le condizioni economiche e finanziarie gli strumenti e le fasi di intervento, gli indicatori previsti per la valutazione.
4. Istituire un tavolo di concertazione per il turismo aperto a tutti i soggetti interessati:
- Provincia di Napoli
- Camera di Commercio
- Ept
- Confcommercio e Confindustria
- Altri soggetti interessati
5. Migliorare la qualità dei servizi turistici , laccoglienza e linformazione;
6. Avviare le diverse attività per la predisposizione dei documenti necessari allutilizzo dei fondi europei per il periodo 2007-2013; dei PON e dei POR previsti per i Sistemi Turistici Locali
7. Promuovere accordi con tour operators;
8. Acquisire il protocollo dintesa nazionale tra ANCI e UNPLI;
9. Effettuare il monitoraggio dellofferta turistica con esame dellandamento dei flussi;
10. Partecipare agli eventi turistico-culturali dinteresse per larea vesuviana;
Quali obblighi hanno i Comuni firmatari?
1. Le parti si impegnano a mettere a disposizione le proprie competenze e le professionalità allinterno di ciascun ente, nonché le risorse strumentali e/o i locali per lo svolgimento delle attività di comune interesse;
2. Ogni attività prevista nel protocollo dintesa si esplicherà nel rispetto della normativa di settore e di quelle che disciplinano il funzionamento delle Amministrazioni firmatarie;
Chi svolgerà le funzioni di indirizzo politico delle attività ?
Si è deciso di istituire un organismo snello e funzionale chiamato organismo direttivo composto dai Sindaci dei Comuni firmatari o loro delegati .
Successivamente, quando sarà costituito il Sistema Turistico Locale, come da normativa potranno prendere parte del direttivo il Presidente della Provincia di Napoli o suo delegato i rappresentanti di altri Enti Locali e Istituzioni pubbliche o private dellambito vesuviano che intendono aderire a tale processo.
A chi sarà affidato laspetto tecnico e amministrativo dellintesa raggiunta
Per il raggiungimento dei fini dellaccordo siglato sarà costituito un gruppo tecnico composto dai referenti nominati da ogni Ente firmatario a cui affidare il compito di assicurare la cooperazione operativa e lo scambio di informazioni tecniche in ordine ad iniziative, progetti azioni e processi comuni, per beneficiare delle premialità previste per quei comuni che valorizzano i rapporti di reciprocità nella elaborazione dei Piani Strategici Comunali.
1. Il gruppo tecnico in particolare svolgerà attività volte a:
a. Identificare il territorio di intervento
b. Ricostruire i processi in atto le azioni e i programmi in corso o in previsione
c. Prefigurare le idee forza da perseguire i temi rilevanti da affrontare le strategie da promuovere
d. Indicare le opere da realizzare a vantaggio della reciprocità dellazione
e. Cooperare nella realizzazione progettuale delle priorità individuate
2. Ciascuna Parte si riserva il diritto di sostituire i referenti nominati allinterno del gruppo, dandone tempestiva comunicazione alle altre Parti;
3. Il Comitato formulerà con cadenza trimestrale un rapporto relativo alle attività svolte.
Quanto costa questa intesa alla comunità?
Per il momento non costa nulla, ogni Parte si impegna, a partire dalla formale istituzione del S.T.L. nellarea Vesuviana e della successiva istituzione dellUnione, a sostenere gli oneri economici gravanti sulla medesima in conseguenza delle attività per la realizzazione dei Programmi.
Possono aderire altri Comuni allintesa siglata?
Ciascuna delle Parti firmatarie ha facoltà di recedere dalla presente intesa, in qualsiasi momento, previa comunicazione scritta da inviare alle altre Parti con un preavviso di tre mesi.
Circa le adesioni successive, è stato concordato che possono aderirvi, previo parere favorevole, vincolante ed obbligatorio, espresso dalla maggioranza delle Parti sottoscrittrici, altre Amministrazioni Locali situate nellambito del territorio vesuviano o in altri ambiti territoriali contigui allarea vesuviana caratterizzati da attività, bisogni e risorse a vario titolo omogenei o interagenti con quelli dellarea vesuviana.
Osservazioni e conclusioni
La istituzione di una Unione dei Comuni Vesuviani per il turismo è indice di grande maturità degli amministratori locali che, con questo atto, implicitamente lanciano segnali precisi alla Regione Campania, che è in notevole ritardo nellapprovazione del testo Unico Regionale sul Turismo. Il Testo citato è infatti atteso da anni da istituzioni e imprenditori di settore; esso dovrebbe mettere ordine nel comparto turistico in modo definitivo e consentire di beneficiare, per gli aventi diritto, dei finanziamenti regionali e nazionali previsti per gli ambiti turistici.
Indipendentemente da questo ritardo, con questo atto, gli Enti Locali hanno sancito la volontà a cooperare tra loro,sinergicamente, per rilanciare i territori amministrati in funzione di uno sviluppo condiviso dellintera area vesuviana.
Il turismo, inteso, come volano di sviluppo dellarea vesuviana, un patto per il turismo quello siglato con lintento di fare sistema per rilanciare larea geografica che circonda il Vesuvio.
Abbiamo voluto creare uno strumento giuridico riconosciuto Unione dei Comuni per dare forza e valore alle idee e alle iniziative dei territori che saranno chiamati a programmare insieme al tavolo interistituzionale azioni per il turismo; al tavolo il compito di programmazione e di coordinamento dello sviluppo dellarea vesuviana, ai privati gli strumenti concreti per trovare l interesse a investire capitali nellarea vesuviana auspicabili per il miglioramento della qualità di vita dei residenti e la ricaduta occupazionale che ne conseguirebbe.
E una grande sfida quella che ci apprestiamo ad affrontare e ne siamo tutti consapevoli, la domanda turistica nellarea vesuviana è zero, fanno eccezione Ercolano con 250.000 visitatori, il Cratere del Vesuvio con 600.000 e Pompei che con 2 milioni di visitatori visitatori allanno che con la sua attrattività archeologica e religiosa non è per niente organizzata a trattenere i flussi turistici italiani e stranieri sul proprio territorio; larea vesuviana è caratterizzata da degrado ambientale e paesaggistico, da microcriminalità diffusa, da eccessiva espansione edilizia, carenza di infrastrutture e servizi, assenza di un piano integrato di sviluppo dellarea vesuviana, insufficiente presenza di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere sullintero territorio vesuviano, assenza di strutture ricettive di livello medio basso, sei comuni vesuviani che ricadono nel Parco Nazionale del Vesuvio non possiedono strutture ricettive, concentrazione dei flussi turistici in solo sei mesi da aprile a settembre, presenza media dei turisti nellarea vesuviana limitata a due giorni.
Una ulteriore ed approfondita analisi dei singoli territori appartenenti allambito vesuviano con i dirigenti di settore di ogni comune firmatario sarà utile a mettere in rilievo il singolo patrimonio artistico culturale di ogni ente, la capacità ricettiva alberghiera, extralberghiera e di B&B, il tipo di mobilità urbana, le attrattività turistiche endogene, le tradizioni, le feste popolari, i culti, lartigianato prevalente, leconomia prevalente, lambizione di sviluppo delle strategie politiche attuate, ecc, ma anche contestualmente le criticità degli stessi territori.
Tanti sono gli argomenti allordine del giorno del tavolo per il turismo che andrà ad insediarsi a giorni, prima del successivo incontro allargato con gli altri enti pubblici di settore e gli imprenditori interessati tutti dovranno puntare ad innescare una serie di azioni che conducano in tempi brevi e medi a ricadute occupazionali sul territorio vesuviano, ad un consolidamento dei servizi ricettivi, alla presa di coscienza delle potenzialità endogene di sviluppo turistico dellarea e al rafforzamento dellidentità territoriale su nuove basi.
Sembra ovvio a tutti intavolare un doveroso ragionamento se avvalersi della forza di attrazione esercitata da alcune realtà e siti già citati, quali: cratere, Pompei, Ercolano per creare e strutturare una serie di percorsi che coinvolgano le altre città e costruire su questa base una nuova competitività territoriale, quella dellarea vesuviana, o cambiare completamente strategia riorganizzando il sistema su tutti i punti strategici, in termini di attrattività turistica e di interesse, dellarea coinvolgendo gli operatori di settore e i tour operator regionali e nazionali; il Tavolo deciderà.
Il Sistema Turistico Locale Vesuviano che intendiamo promuovere non esclude assolutamente i Comuni del versante interno dellarea. Gli Enti che non hanno ancora aderito allintesa auspico che potranno farlo al più presto, occupando una parte importante del progetto strategico di sviluppo dellarea vesuviana specializzandosi ad offrire ai turisti percorsi naturalistici, enogastronomici rurali, artigianali ed altro secondo le proprie attitudini.
Limpegno di ogni Ente firmatario da questo momento è quello di prepararsi al confronto programmatico con il tavolo interistituzionale per il turismo; Portici, lo ha già costituito il tavolo locale con queste finalità e lo convocherà a breve per costruire insieme il percorso da seguire. Al tavolo parteciperanno le Associazioni di categoria, gli organismi non profit a finalità turistica i tour operator locali, la Proloco e i Rappresentanti delle associazioni culturali a livello locale
Rivolgo un grazie ai Sindaci dei Comuni firmatari dellatto di intesa che hanno saputo cogliere lopportunità che offre questa importante iniziativa e rivolgo a tutti gli amministratori che hanno a cuore questa area di proseguire in futuro le azioni da promuovere nel solco tracciato.
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Quali sono state le motivazioni che hanno accomunato gli undici comuni vesuviani?
Sono stati promossi vari momenti di confronto tra i Comuni dellArea Vesuviana Costiera per verificare la possibilità di condividere riflessioni sui temi della pianificazione strategica e favorire scambi di metodologie e di analisi finalizzate a individuare strategie comuni per la gestione condivisa dei processi di trasformazione dellintera area territoriale vesuviana.
Portici, Ercolano, Torre del Greco e San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Boscotrecase, Pompei, Castellammare, Torre Annunziata, rappresentano ununica area omogenea alle pendici del Vesuvio che si salda con le propaggini sud-orientali della metropoli napoletana.
i territori dei suddetti comuni, seppure contraddistinti da mq di superficie diversi, si accomunano per una elevata densità abitativa.
E in atto nelle città vesuviano-costiere, che si affacciano sul golfo di Napoli, il dibattito sulle strategie di sviluppo locale, da assumere per la elaborazione dei rispettivi DOS (Documento Operativo Strategico) Comunali.
I Piani Strategici saranno frutto del lavoro di un forum di attori appartenenti alle realtà locali, dalle istituzioni agli Enti pubblici e privati, dallimprenditoria alle associazioni di categoria a quelle culturali e ai cittadini.
I processi di pianificazione strategica che ogni Ente adotterà non potranno essere disgiunti dalle programmazioni degli Enti Locali confinanti se si vuole tenere in debito conto della necessità di pensare ad una strategia condivisa dellintero territorio vesuviano
E vantaggioso da un punto di vista finanziario, al fine di beneficiare delle premialità previste dalla programmazione regionale, individuare subito una coerenza programmatica della varietà delle azioni locali di sviluppo nonché di quelle promosse dintesa con altri comuni, nel rispetto del reciproco vantaggio per i territori amministrati, attraverso appositi strumenti di governo tra cui anche gli AQP (Accordi Quadro di Programma)
I settori economici su cui attualmente si concentrano gli investimenti pubblici e privati comprendono lartigianato tipico (corallo e pietra lavica), la floricoltura, linformatica, la ricerca scientifica, la produzione culturale ed il turismo.
E volontà comunemente espressa dotarsi di un Piano Strategico Comunale che valorizzi il Turismo dei singoli territori e dellintera area vesuviana e vesuviano-costiera in particolare modo puntando a fare sistema per lo sviluppo territoriale.
Le ragioni della scelta?
Lo sviluppo del turismo è avvertito dai soggetti locali come un possibile volano di sviluppo economico e sociale e di miglioramento della qualità della vita dei residenti.
Come si è giunti allintesa allargata agli otto comuni vesuviani?
Circa un anno fa, gli Assessori al Turismo dei Comuni di Portici, Ercolano e Torre del Greco, giusto verbale del 30 gennaio 2008 , riuniti a Villa Ruggiero ad Ercolano, hanno sottoscritto e approvato la scelta di dare vita ad una larga intesa sul turismo dellarea vesuviano-costiera e che a tale intesa hanno mostrato interesse anche i Comuni di San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio e Boscotrecase.
Successivamente i Comuni di Pompei, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, interessati da un ingente flusso turistico per caratterizzazione territoriale storica, culturale ed archeologica, hanno aderito allintesa anche su invito dellAssessora Giovanna Martano.
Qual è limpegno dei Comuni firmatari?
Tale adesione impone di avviare concretamente azioni sinergiche e condivise per la realizzazione di attività di promozione e marketing del territorio volte al potenziamento dellofferta in ambito turistico
Quali sono gli obiettivi?
Condividere un processo per la pianificazione strategica dellarea vesuviana finalizzata alla istituzione di una Unione dei Comuni Vesuviani per lo SVILUPPO TURISTICO CULTURALE E SCIENTIFICO DELLAREA VESUVIANA e la pianificazione strategica del Sistema Turistico Locale Vesuviano.
Indicare quali temi prioritari da approfondire e specificare ed ulteriormente integrare, sviluppandone e perfezionandone lattuazione attraverso la stipula di uno o più accordi successivi tra i soggetti interessati:
a. Realizzazione di un sistema integrato per la mobilità e trasporti;
b. Realizzazione di un sistema telematico di informazione e comunicazione sul territorio e messa in rete degli Enti (banda larga) tra loro con punti di informazione turistica complete ed aggiornate possibilmente in connessione con il portale web realizzato dalla Provincia di Napoli;
c. Realizzazione di materiale informativo e promozionale di larga distribuzione (guide, brochure, poster cartoline, ecc) pubblicazione di prodotti editoriali di pregio dedicate al territorio;
d. Organizzazione di Educational tour finalizzati a far conoscere le strutture ricettive presenti sul territorio ed i servizi offerti in collaborazione con le imprese del turismo;
e. Risanamento e riqualificazione delle aree industriali dimesse;
f. Integrazione e scambio di metodologie dei processi di Agenda 21 locale per lo sviluppo ecosostenibile;
g. Coesione sociale e lavorativa, accoglienza, miglioramento dei servizi;
h. Recupero e riqualificazione delle aree urbane destinate a Museo;
i. Recupero del patrimonio storico ed architettonico dei Comuni coinvolti quale risorsa di forte richiamo turistico funzionale allo sviluppo complessivo del territorio;
j. Promozione del Turismo culturale- storico ed architettonico valorizzando:
La Reggia di Portici, Palazzo Reale di Quisisana (Castellammare)
Le Ville Vesuviane del Miglio dOro
k. Promozione del Turismo archeologico (Scavi di Pompei ed Ercolano, Sito archeologico di Oplonti, Sito archeologico di Stabia);
l. Promozione del Turismo Scientifico e le attività della Fondazione Portici Campus;
m. Promozione del Turismo Enogastronomico;
n. Promozione del Turismo Scolastico ;
o. Promozione del Turismo naturalistico (Parco Nazionale del Vesuvio);
p. Promozione del Turismo marittimo e balneare (Cantieri navali, Marina di Stabia, Porti Turistici e Stazioni Marittime);
q. Promozione dellartigianato locale (corallo di Torre del Greco ceramica- pietra lavica,ecc);
r. Promozione del Turismo Sacro e Religioso (Santuario di Pompei) e valorizzazione dei percorsi ipogei accessibili mediante le chiese di Torre del Greco, Museo Diocesano di Castellammare;
s. Promozione dei Turismi trasversali
t. Promozione del Turismo Museale (del Corallo- della Scultura in Pietra lavica- di Pietrarsa, ecc);
u. Promozione del Turismo Termale (Terme di Castellammare)
v. Realizzazione e comunicazione del sistema turistico locale Vesuviano attraverso la partecipazione istituzionale alle Borse Internazionali del Turismo (Milano) (Madrid) (Parigi) (Napoli) (Londra) e alla Borsa di Genova per quello scolastico;
w. Promozione di progetti che prevedono la partecipazione degli enti locali firmatari di GRANDI EVENTI CULTURALI di richiamo;
x. Istituzione del Tavolo del Marketing Turistico territoriale che curi, entro il mese di novembre di ogni anno, la calendarizzazione degli eventi promossi sullintero territorio vesuviano;
3. Pervenire ad uno o più ACCORDI quadro di Programma, contenenti lindividuazione dellinsieme dei progetti da realizzare in relazione agli ambiti tematici individuati al punto precedente indicandone il livello di definizione le ipotesi di gestione, le condizioni economiche e finanziarie gli strumenti e le fasi di intervento, gli indicatori previsti per la valutazione.
4. Istituire un tavolo di concertazione per il turismo aperto a tutti i soggetti interessati:
- Provincia di Napoli
- Camera di Commercio
- Ept
- Confcommercio e Confindustria
- Altri soggetti interessati
5. Migliorare la qualità dei servizi turistici , laccoglienza e linformazione;
6. Avviare le diverse attività per la predisposizione dei documenti necessari allutilizzo dei fondi europei per il periodo 2007-2013; dei PON e dei POR previsti per i Sistemi Turistici Locali
7. Promuovere accordi con tour operators;
8. Acquisire il protocollo dintesa nazionale tra ANCI e UNPLI;
9. Effettuare il monitoraggio dellofferta turistica con esame dellandamento dei flussi;
10. Partecipare agli eventi turistico-culturali dinteresse per larea vesuviana;
Quali obblighi hanno i Comuni firmatari?
1. Le parti si impegnano a mettere a disposizione le proprie competenze e le professionalità allinterno di ciascun ente, nonché le risorse strumentali e/o i locali per lo svolgimento delle attività di comune interesse;
2. Ogni attività prevista nel protocollo dintesa si esplicherà nel rispetto della normativa di settore e di quelle che disciplinano il funzionamento delle Amministrazioni firmatarie;
Chi svolgerà le funzioni di indirizzo politico delle attività ?
Si è deciso di istituire un organismo snello e funzionale chiamato organismo direttivo composto dai Sindaci dei Comuni firmatari o loro delegati .
Successivamente, quando sarà costituito il Sistema Turistico Locale, come da normativa potranno prendere parte del direttivo il Presidente della Provincia di Napoli o suo delegato i rappresentanti di altri Enti Locali e Istituzioni pubbliche o private dellambito vesuviano che intendono aderire a tale processo.
A chi sarà affidato laspetto tecnico e amministrativo dellintesa raggiunta
Per il raggiungimento dei fini dellaccordo siglato sarà costituito un gruppo tecnico composto dai referenti nominati da ogni Ente firmatario a cui affidare il compito di assicurare la cooperazione operativa e lo scambio di informazioni tecniche in ordine ad iniziative, progetti azioni e processi comuni, per beneficiare delle premialità previste per quei comuni che valorizzano i rapporti di reciprocità nella elaborazione dei Piani Strategici Comunali.
1. Il gruppo tecnico in particolare svolgerà attività volte a:
a. Identificare il territorio di intervento
b. Ricostruire i processi in atto le azioni e i programmi in corso o in previsione
c. Prefigurare le idee forza da perseguire i temi rilevanti da affrontare le strategie da promuovere
d. Indicare le opere da realizzare a vantaggio della reciprocità dellazione
e. Cooperare nella realizzazione progettuale delle priorità individuate
2. Ciascuna Parte si riserva il diritto di sostituire i referenti nominati allinterno del gruppo, dandone tempestiva comunicazione alle altre Parti;
3. Il Comitato formulerà con cadenza trimestrale un rapporto relativo alle attività svolte.
Quanto costa questa intesa alla comunità?
Per il momento non costa nulla, ogni Parte si impegna, a partire dalla formale istituzione del S.T.L. nellarea Vesuviana e della successiva istituzione dellUnione, a sostenere gli oneri economici gravanti sulla medesima in conseguenza delle attività per la realizzazione dei Programmi.
Possono aderire altri Comuni allintesa siglata?
Ciascuna delle Parti firmatarie ha facoltà di recedere dalla presente intesa, in qualsiasi momento, previa comunicazione scritta da inviare alle altre Parti con un preavviso di tre mesi.
Circa le adesioni successive, è stato concordato che possono aderirvi, previo parere favorevole, vincolante ed obbligatorio, espresso dalla maggioranza delle Parti sottoscrittrici, altre Amministrazioni Locali situate nellambito del territorio vesuviano o in altri ambiti territoriali contigui allarea vesuviana caratterizzati da attività, bisogni e risorse a vario titolo omogenei o interagenti con quelli dellarea vesuviana.
Osservazioni e conclusioni
La istituzione di una Unione dei Comuni Vesuviani per il turismo è indice di grande maturità degli amministratori locali che, con questo atto, implicitamente lanciano segnali precisi alla Regione Campania, che è in notevole ritardo nellapprovazione del testo Unico Regionale sul Turismo. Il Testo citato è infatti atteso da anni da istituzioni e imprenditori di settore; esso dovrebbe mettere ordine nel comparto turistico in modo definitivo e consentire di beneficiare, per gli aventi diritto, dei finanziamenti regionali e nazionali previsti per gli ambiti turistici.
Indipendentemente da questo ritardo, con questo atto, gli Enti Locali hanno sancito la volontà a cooperare tra loro,sinergicamente, per rilanciare i territori amministrati in funzione di uno sviluppo condiviso dellintera area vesuviana.
Il turismo, inteso, come volano di sviluppo dellarea vesuviana, un patto per il turismo quello siglato con lintento di fare sistema per rilanciare larea geografica che circonda il Vesuvio.
Abbiamo voluto creare uno strumento giuridico riconosciuto Unione dei Comuni per dare forza e valore alle idee e alle iniziative dei territori che saranno chiamati a programmare insieme al tavolo interistituzionale azioni per il turismo; al tavolo il compito di programmazione e di coordinamento dello sviluppo dellarea vesuviana, ai privati gli strumenti concreti per trovare l interesse a investire capitali nellarea vesuviana auspicabili per il miglioramento della qualità di vita dei residenti e la ricaduta occupazionale che ne conseguirebbe.
E una grande sfida quella che ci apprestiamo ad affrontare e ne siamo tutti consapevoli, la domanda turistica nellarea vesuviana è zero, fanno eccezione Ercolano con 250.000 visitatori, il Cratere del Vesuvio con 600.000 e Pompei che con 2 milioni di visitatori visitatori allanno che con la sua attrattività archeologica e religiosa non è per niente organizzata a trattenere i flussi turistici italiani e stranieri sul proprio territorio; larea vesuviana è caratterizzata da degrado ambientale e paesaggistico, da microcriminalità diffusa, da eccessiva espansione edilizia, carenza di infrastrutture e servizi, assenza di un piano integrato di sviluppo dellarea vesuviana, insufficiente presenza di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere sullintero territorio vesuviano, assenza di strutture ricettive di livello medio basso, sei comuni vesuviani che ricadono nel Parco Nazionale del Vesuvio non possiedono strutture ricettive, concentrazione dei flussi turistici in solo sei mesi da aprile a settembre, presenza media dei turisti nellarea vesuviana limitata a due giorni.
Una ulteriore ed approfondita analisi dei singoli territori appartenenti allambito vesuviano con i dirigenti di settore di ogni comune firmatario sarà utile a mettere in rilievo il singolo patrimonio artistico culturale di ogni ente, la capacità ricettiva alberghiera, extralberghiera e di B&B, il tipo di mobilità urbana, le attrattività turistiche endogene, le tradizioni, le feste popolari, i culti, lartigianato prevalente, leconomia prevalente, lambizione di sviluppo delle strategie politiche attuate, ecc, ma anche contestualmente le criticità degli stessi territori.
Tanti sono gli argomenti allordine del giorno del tavolo per il turismo che andrà ad insediarsi a giorni, prima del successivo incontro allargato con gli altri enti pubblici di settore e gli imprenditori interessati tutti dovranno puntare ad innescare una serie di azioni che conducano in tempi brevi e medi a ricadute occupazionali sul territorio vesuviano, ad un consolidamento dei servizi ricettivi, alla presa di coscienza delle potenzialità endogene di sviluppo turistico dellarea e al rafforzamento dellidentità territoriale su nuove basi.
Sembra ovvio a tutti intavolare un doveroso ragionamento se avvalersi della forza di attrazione esercitata da alcune realtà e siti già citati, quali: cratere, Pompei, Ercolano per creare e strutturare una serie di percorsi che coinvolgano le altre città e costruire su questa base una nuova competitività territoriale, quella dellarea vesuviana, o cambiare completamente strategia riorganizzando il sistema su tutti i punti strategici, in termini di attrattività turistica e di interesse, dellarea coinvolgendo gli operatori di settore e i tour operator regionali e nazionali; il Tavolo deciderà.
Il Sistema Turistico Locale Vesuviano che intendiamo promuovere non esclude assolutamente i Comuni del versante interno dellarea. Gli Enti che non hanno ancora aderito allintesa auspico che potranno farlo al più presto, occupando una parte importante del progetto strategico di sviluppo dellarea vesuviana specializzandosi ad offrire ai turisti percorsi naturalistici, enogastronomici rurali, artigianali ed altro secondo le proprie attitudini.
Limpegno di ogni Ente firmatario da questo momento è quello di prepararsi al confronto programmatico con il tavolo interistituzionale per il turismo; Portici, lo ha già costituito il tavolo locale con queste finalità e lo convocherà a breve per costruire insieme il percorso da seguire. Al tavolo parteciperanno le Associazioni di categoria, gli organismi non profit a finalità turistica i tour operator locali, la Proloco e i Rappresentanti delle associazioni culturali a livello locale
Rivolgo un grazie ai Sindaci dei Comuni firmatari dellatto di intesa che hanno saputo cogliere lopportunità che offre questa importante iniziativa e rivolgo a tutti gli amministratori che hanno a cuore questa area di proseguire in futuro le azioni da promuovere nel solco tracciato.