E´ una sfida nei bassifondi della graduatoria, quella tra la città della Reggia e il capoluogo partenopeo, rispettivamente al 104° e al 105° posto su 107 città (il fanalino di coda è Foggia).
Caserta quindi un gradino più avanti rispetto a Napoli nel rapporto annuale de Il Sole 24 ore sulla qualità della vita nelle città italiane.
Ma a leggere i dati diffusi dall´inchiesta emerge un dato positivo: c´è una piccola crescita rispetto al 2010. Napoli era la maglia nera un anno fa e oggi si può «accontentare» del terz’ultimo posto.
Primo tra i capoluoghi di provincia campani è Avellino, al 92° posto, mentre Salerno si posiziona un po’ più in basso, al 95° posto, poi Benevento al 97° gradino.

Nella «pagella» finale stravince Bologna (e altre città dell´Emilia Romagna sono nelle primissime posizioni). La ricerca del Sole ha tenuto conto di alcuni parametri come tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. Nel complesso, il Mezzogiorno «chiude» cinque delle sei graduatorie di tappa: Napoli è alla fine del «tenore di vita».

Il testimone del benessere (ovvero la ricchezza prodotta pro capite) passa da Milano a Treviso e in coda si rivede lo stesso terzetto della scorsa edizione: Napoli, Salerno e Messina. Per quanto riguarda il mondo del business (dove primeggia Ravenna) il dato partenopeo è davvero preoccupante: solo il 38% dei giovani tra i 25 e i 34 anni trova lavoro. Napoli è anche in fondo alla classifica delle donne lavoratrici: meno del 20% trova un´occupazione in città.

Nella corsa all´efficienza (prima è Trieste) i più svantaggiati risiedono in province campane e calabresi. Nella percezione della qualità della vita da parte dei residenti è Salerno quella che fa più progressi (è addirittura al primo posto). La palma della tranquillità spetta invece a Oristano. Napoli? Basti pensare che è la città più colpita per quanto riguarda i furti d´auto, per non parlare del fenomeno estorsioni: oltre 20 denunce per 100mila abitanti.
fonte Sole 24Ore