Sospeso il trasferimento degli uffici sanitari
13-06-2009 - Archivio Storico de Lo Strillone
Gragnano. Con un provvedimento straordinario lAssessore Regionale alla Sanità, Mario Santangelo, blocca il trasferimento a Pompei degli uffici allestiti presso il nuovo ospedale Santa Maria di Casascola a Gragnano.
Una decisione presa a poche ore dalla contestazione sollevata dalla candidata alla carica di sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, che, dopo aver raccolto le istanze di numerosi cittadini ha chiesto lintervento di una commissione regionale per evitare la scomparsa dei servizi sanitari sul territorio dei monti Lattari.
Unequipe di consiglieri, guidata da Paolo Romano (Pdl) e da Salvatore Ronghi (Mpa), che è intervenuta per fare chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto il commissario straordinario dellAsl Napoli 3, Loredana Ceci, a chiudere gli uffici di Gragnano, per trasferire i servizi presso la struttura di Pompei. Un passaggio che nelle ultime settimane aveva provocato forti malumori tra tutta la popolazione dei monti Lattari, disagi che avrebbero riguardato migliaia di cittadini non solo di Gragnano, ma anche di Agerola, Pimonte, Casola e Lettere. In questo modo, gli utenti della sanità, anche solo per prenotare una visita medica sarebbero stati costretti a lunghe trasferte dai monti Lattari fino a Pompei, attraverso un territorio sprovvisto di qualunque mezzo di trasporto pubblico tra le due aree.
«Questa mattina mi sono recato dallAssessore Eegionale alla Sanità per chiedere una moratoria urgente spiega Ronghi affinché venissero sospese tutte le attività di ripianificazione della sanità in tutte le città dove è in corso la tornata elettorale per il ballottaggio, in quanto riteniamo che prima di intervenire su unarea e su tematiche comunali, qualsiasi commissario non può esimersi dal confrontarsi con il massimo responsabile del territorio, in questo caso il sindaco, che sicuramente a Gragnano sarà Annarita Patriarca».
Ma la richiesta di sospensione delle attività di trasferimento e ripianificazione delle strutture sanitarie sollevate da Annarita Patriarca, ha indotto lassessore regionale a bloccare tutte le procedure in corso non solo a Gragnano, ma in tutta la Campania. Un provvedimento adottato questo pomeriggio attraverso una nota indirizzata a tutti i commissari Asl, con la massima trasparenza. «Non abbiamo chiesto corsie preferenziali conclude Ronghi ma semplicemente il rispetto delle norme politiche e dei rapporti istituzionali. Inoltre, alcuni interventi adottati dal commissario straordinario dellAsl Napoli 3 in merito allospedale di Gragnano, se non segnalati da Annarita Patriarca avrebbero comportato non solo un aumento dei costi di gestione della sanità, ma avrebbero anche provocato un ridimensionamento spropositato del servizio sanitario sui monti Lattari, con conseguenti disservizi ai cittadini».
Soddisfatta del risultato conseguito anche il candidato a sindaco Annarita Patriarca. «Con questo atto abbiamo ottenuto un importante successo spiega , ancora una volta Gragnano e le città dei monti Lattari hanno rischiato di perdere importanti servizi sanitari. Un rischio che comunque non è stato definitivamente archiviato». Quindi, stigmatizzando le polemiche cittadine delle ultime ore sollevate dallaspirante sindaco Udc, Patriarca sottolinea la necessità di proseguire in questa direzione. «Fare politica significa mettersi al servizio del paese conclude , raccogliendo le istanze della gente che vive Gragnano, mantenendo sempre alta lattenzione verso problematiche di questo tipo e cercando di risolverle, piuttosto che alimentare sterili e pretestuose polemiche, strumentalizzando episodi riprovevoli pur di destare lattenzione dei cittadini a qualsiasi costo».
Una decisione presa a poche ore dalla contestazione sollevata dalla candidata alla carica di sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, che, dopo aver raccolto le istanze di numerosi cittadini ha chiesto lintervento di una commissione regionale per evitare la scomparsa dei servizi sanitari sul territorio dei monti Lattari.
Unequipe di consiglieri, guidata da Paolo Romano (Pdl) e da Salvatore Ronghi (Mpa), che è intervenuta per fare chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto il commissario straordinario dellAsl Napoli 3, Loredana Ceci, a chiudere gli uffici di Gragnano, per trasferire i servizi presso la struttura di Pompei. Un passaggio che nelle ultime settimane aveva provocato forti malumori tra tutta la popolazione dei monti Lattari, disagi che avrebbero riguardato migliaia di cittadini non solo di Gragnano, ma anche di Agerola, Pimonte, Casola e Lettere. In questo modo, gli utenti della sanità, anche solo per prenotare una visita medica sarebbero stati costretti a lunghe trasferte dai monti Lattari fino a Pompei, attraverso un territorio sprovvisto di qualunque mezzo di trasporto pubblico tra le due aree.
«Questa mattina mi sono recato dallAssessore Eegionale alla Sanità per chiedere una moratoria urgente spiega Ronghi affinché venissero sospese tutte le attività di ripianificazione della sanità in tutte le città dove è in corso la tornata elettorale per il ballottaggio, in quanto riteniamo che prima di intervenire su unarea e su tematiche comunali, qualsiasi commissario non può esimersi dal confrontarsi con il massimo responsabile del territorio, in questo caso il sindaco, che sicuramente a Gragnano sarà Annarita Patriarca».
Ma la richiesta di sospensione delle attività di trasferimento e ripianificazione delle strutture sanitarie sollevate da Annarita Patriarca, ha indotto lassessore regionale a bloccare tutte le procedure in corso non solo a Gragnano, ma in tutta la Campania. Un provvedimento adottato questo pomeriggio attraverso una nota indirizzata a tutti i commissari Asl, con la massima trasparenza. «Non abbiamo chiesto corsie preferenziali conclude Ronghi ma semplicemente il rispetto delle norme politiche e dei rapporti istituzionali. Inoltre, alcuni interventi adottati dal commissario straordinario dellAsl Napoli 3 in merito allospedale di Gragnano, se non segnalati da Annarita Patriarca avrebbero comportato non solo un aumento dei costi di gestione della sanità, ma avrebbero anche provocato un ridimensionamento spropositato del servizio sanitario sui monti Lattari, con conseguenti disservizi ai cittadini».
Soddisfatta del risultato conseguito anche il candidato a sindaco Annarita Patriarca. «Con questo atto abbiamo ottenuto un importante successo spiega , ancora una volta Gragnano e le città dei monti Lattari hanno rischiato di perdere importanti servizi sanitari. Un rischio che comunque non è stato definitivamente archiviato». Quindi, stigmatizzando le polemiche cittadine delle ultime ore sollevate dallaspirante sindaco Udc, Patriarca sottolinea la necessità di proseguire in questa direzione. «Fare politica significa mettersi al servizio del paese conclude , raccogliendo le istanze della gente che vive Gragnano, mantenendo sempre alta lattenzione verso problematiche di questo tipo e cercando di risolverle, piuttosto che alimentare sterili e pretestuose polemiche, strumentalizzando episodi riprovevoli pur di destare lattenzione dei cittadini a qualsiasi costo».