Negli ultimi giorni è tornata la tensione in città. Una tensione sottile, non immediatamente avvertibile, che ancora scorre sottovoce sui marciapiedi e agli angoli della città. Una serie di episodi, da domenica sera fino a mercoledi pomeriggio che hanno visto protagonisiti i rampolli dei due clan rivali in città, i Gionta e i Gallo.
L´ultimo appunto è avvenuto proprio mercoledi quando armi in pugno, due giovani fanno irruzione in un noto lido balneare di Torre Annunziata a caccia del bersaglio dell´attentato: si scatena il panico tra i bagnanti, in particolare giovani e famiglie con bambini al seguito. Momenti di paura lungo la litoranea Marconi, che si è praticamente evacuata in circa mezz´ora.
Una escalation di violenze, questa, iniziata lo scorso fine settimana con il
pestaggio di un rampollo dei Valentini nella zona dell´Annunziata. Poi, ha
fatto seguito una vendetta dello stesso gruppo del Quadrilatero delle Carceri, deciso a lavare l´oltraggio subito. Sarebbe stata incendiata la casa della nonna di un componente della banda che ha eseguito il raid. In questa circostanza sarebbe stato sparato anche un colpo di pistola in aria, a scopo dimostrativo. Armi che vengono portare in giro con una certa tranquillità nonostante la massiccia presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Martedì sera sarebbero stati esplosi colpi di pistola nel quartiere delle Carceri, dove risiedono molti affiliati al clan Gionta.
Erano pronti a fare sul serio, invece, coloro che hanno fatto irruzione nel lido mercoledì pomeriggio.