L´opposizione scende in campo contro i provvedimenti dell´amministrazione Starita. Questa mattina i consiglieri comunali di Centro Comune, Partito Democratico e Italia dei Valori hanno inoltrato in Prefettura un dossier contro alcuni atti a firma del Sindaco Giosuè Starita. C´è di tutto nelle 6 pagine a firma dei sette consiglieri di minoranza: nomina dei componenti dello staff del sindaco, mantenimento da parte del primo cittadino di alcune deleghe assessoriali di particolare rilevanza, incarichi esterni e dirigenti nominati senza un bando pubblico. Secondo l´opposizione si tratta di atti da annullare "Presunto eccesso di poter da parte del primo cittadino e presunta violazione e falsa applicazione di decreti legge e norme interne all´ente. "Chiediamo un intervento del Prefetto per verificare la legittimità dei comportamenti assunti dall´Amministrazione Comunale e degli atti elencati nell´esposto" tuonano i consiglieri.

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1) Staff del sindaco
Osvaldo Ciaravola, Domenico De Vito e Giuliano Cannata
"Le nomine sono illegitime perchè non è stata prevista una copertura assicurativa, né era possibile pagarla visto lo sforamento del patto di stabilità"

2) Consiglieri comunali con delega
Raffaele Di Donna (consigliere al Bilancio e Sviluppo); Raffaele De Stefano (consigliere alla Protezione Civile e Ambiente)
"Lo Statuto Comunale ed il regolamento interno non contemplano l´istituto della delega affidata al consigliere comunale, salvo casi eccezionali e comunque per alcuni specifici obiettivi che non comportino l´adozione di atti a rilevanza pubblica. La legge distingue le funzioni spettanti agli organi di governo dell´ente locale attribuendo al Consiglio Comunale la funzione di indirizzo e controllo politico - amministrativo e alla Giunta principalmente compiti di collaborazione con il Sindaco nella gestione del Comune. Alla luce di ciò il Sindaco non può conferire ai componenti del Consiglio Comunale, l´esercizio di funzioni amministrative di governo dell´Ente, aventi conseguentemente rilevanza esterna. Il consigliere comunale, quindi, non può essere chiamato a gestire direttamente un settore dell´amministrazione per conto del Sindaco perché si troverebbe contemporaneamente nella posizione di controllato (in quanto consigliere delegato) e di controllore (in quanto consigliere comunale)"

3) Dirigenti Comunali
Porfido Monda, Anna Pesacane e Vincenzo Di Giovanni
"L´individuazione del personale da adibire a funzioni dirigenziali deve avvenire attraverso procedure di evidenza pubblica e, comunque, svolte con modalità comparative. Inoltre, la retribuzione del personale con qualifica dirigenziale è determinata dai contratti collettivi per le aree dirigenziali è non può essere consentito l’espletamento di una funzione dirigenziale senza la corresponsione del regolare trattamento economico di base. La rinuncia alla retribuzione minima contrattuale costituisce una violazione grave dei principi e della sostanza delle norme in materia di diritto del lavoro, oltre che una plateale violazione dei diritti sindacali".