Sono passate più di 24 ore dalla lettura di una sentenza che ha lasciato tutti esterrefatti. Non ci sono parole, non è facile trovarne di appropriate in casi come questi. E allora si prova ad ascoltare le emozioni, un mix contrastante di rabbia, paura, sconforto e speranza.
E’ proprio a quest’ultima che ci si aggrappa per farcela ancora una volta, nel momento più difficile che questa società sta attraversando dalla sua nascita. Sembrano lontane anni luce le contestazioni ricevute quando siamo partiti, un gruppo di “pazzi” che provava a fare calcio trasformando il piccolo progetto “Atletico Savoia” in qualcosa di più grande. Eravamo soli. Da allora abbiamo provato a convincervi, ci siamo riusciti grazie al campo, quello che nel calcio dice sempre la verità: la carica dei tifosi del Giraud, la grinta dei nostri atleti, le vittorie, due promozioni, una Coppa Italia. La nostra forza, oggi, non è il nostro palmares ma siete voi: tifosi, soci, stampa, cittadini di una Torre Annunziata che spera ancora nel risorgimento perché i torresi, si sa, sono abituati ad affrontare difficoltà ad ogni battito di ciglia e, ogni volta, a trovare una soluzione diversa per andare avanti. Ci proveremo anche noi, lotteremo fino alla fine. Consapevoli, finalmente, di remare tutti dalla stessa parte perché è nei momenti difficili che ci si stringe più forte e noi lo faremo con voi, voi con noi.
Abbiamo già condannato il gesto che ha portato al ferimento del povero Pasquale Beneduce prima della gara tra Pomigliano – Savoia: un fatto che non ha nulla a che vedere con i principi su cui è fondato lo sport e ne prendiamo distanza. C’è stato un errore ed è giusto che qualcuno paghi.
L’A.C. Savoia 1908, però, farà ricorso tutelando i propri diritti in tutte le sedi opportune al fine di garantire l’applicazione di una sentenza equa e proporzionata ai fatti accaduti, come riteniamo non sia stato fatto ad oggi.
Comunicato Stampa
A.C. Savoia 1908