Celebrato stamattina il ventennale di attività del Palazzo di Giustizia di Torre Annunziata. Manifestazione interessante, ricca di spunti di riflessione, fortemente voluta dal Presidente dell´Ordine forense locale, l´avv. Gennaro Torrese. La notizia del giorno, però, giunge direttamente dal primo cittadino oplontino, Giosuè Starita, che in apertura del convegno, emblematicamente ospitato al piano terra della seconda Torre di uffici giudiziari, appena consegnata alla Procura della Repubblica, annuncia: "Rispetteremo in toto il programma dei lavori. Entro fine luglio anche l´ultima Torre (nella foto, ndr) sarà ultimata. Così - conclude - continueremo nel nostro percorso di recupero di un sano rapporto con la legalità". L´ultimazione dei lavori consentirà, in un territorio da sempre ad elevatissima densità criminale, la nascita di una vera e propria "Cittadella giudiziaria". L´edificio ospiterà, infatti, 2 nuove aule per le udienze penali ed ulteriori 4 piani di uffici a disposizione dei magistrati civili. Il dibattito mattutino diviene, inoltre, immediata occasione di riflessione sullo stato generale dell´amministrazione della giustizia. Non solo locale. "Il 30 giugno - afferma enfatico Gennaro Torrese - il processo civile tematico sarà realtà anche a Torre Annunziata. I vent´anni di attività del tribunale hanno conosciuto anche momenti di sconforto, ma con l´inaugurazione delle nuove Torri recuperiamo una dimensione di dignità". Presenti alla convention celebrativa anche il Presidente della Corte d´Appello di Napoli, Antonio Bonaiuto, l´On. Gioacchino Alfano, il Presidente del Tribunale oplontino, Oscar Bobbio, ed il magistrato Giovanni De Angelis, in rappresentanza dell´ANM. A chiusura del dibattito, l´intervento del senatore Ciro Falanga (vice-presidente Commissione Giustizia) che, complimentandosi con il sindaco Starita, anticipa: "A breve, proporrò una personale proposta di disegno di legge per riformare le procedure utili al rilascio delle certificazioni amministrative anti-mafia. Spesso - puntualizza - le interdittive prefettizie sono annullate 4 anni dopo dal TAR. Colpendo tutti indiscriminatamente, si finisce per celebrare la morte dell´imprenditoria nazionale".

Salvatore Piro