Starita, lettera aperta a Beppe Grillo:" Torre non è solo camorra"
05-09-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
«Per salvarsi lEuropa deve nominare un commissario straordinario per lItalia, se necessario un liquidatore, altrimenti il prossimo presidente europeo sarà eletto a Corleone o a Torre Annunziata». Con queste parole Beppe Grillo, sempre più lanciato in piena attività politica con il suo Movimento a Cinque Stelle, ha concluso un post pubblicato sul suo sito (http://www.beppegrillo.it/). Ecco la lettera aperta indirizzata dal sindaco Giosuè Starita al comico:
"Ho letto con rammarico la Sua nota sulla crisi morale che investe lEuropa. Non discuto il merito dellintervento, peraltro per grandi linee condivisibile, ma le conclusioni che, pur nella loro provocatorietà, mi sembrano assolutamente fuori luogo.
Auspicare, in maniera generica ed approssimata, che non sia eletto a Torre Annunziata (o a Corleone) il prossimo presidente europeo appare unaffermazione, forse, di effetto ma priva di qualsiasi logica e fondamento.
Le generalizzazioni producono sempre banalizzazioni e ingiustizia. Vale la pena di ricordare che a Torre Annunziata è nata la prima Camera del Lavoro e che è la Città di Gino Alfani e di tanti martiri del fascismo. Oggi Torre è la Città di tante persone che hanno sacrificato la propria vita contrastare la camorra ed è la Città dove la stragrande parte della popolazione, con gesti semplici e quotidiani, afferma la dignità di cittadino.
A Torre Annunziata è grande limpegno delle Istituzioni (magistratura, forze dellOrdine, enti locali) e di tantissimi cittadini, per sconfiggere il potere camorristico ed il malaffare in genere. Lentamente e faticosamente le luci stanno spegnendo Fortapasc. E ciò, innanzitutto, perché la Città non ha mai perso la voglia di libertà.
Probabilmente, la sua provocatoria dichiarazione è frutto della mancata conoscenza del territorio e delle persone che in questi luoghi vivono (qualche volta, purtroppo, sopravvivono tra mille difficoltà), sempre con grande fierezza!
Venga a Torre Annunziata. Insieme visiteremo la Città. Potrà vedere i luoghi del disagio ma anche tanto, ma tanto altro Ma, principalmente, incontrerà tanta gente che merita di essere presidente europeo e quantaltro. E, forse, comprenderà che una parola di speranza questa Città la merita.
Giosuè Starita"
"Ho letto con rammarico la Sua nota sulla crisi morale che investe lEuropa. Non discuto il merito dellintervento, peraltro per grandi linee condivisibile, ma le conclusioni che, pur nella loro provocatorietà, mi sembrano assolutamente fuori luogo.
Auspicare, in maniera generica ed approssimata, che non sia eletto a Torre Annunziata (o a Corleone) il prossimo presidente europeo appare unaffermazione, forse, di effetto ma priva di qualsiasi logica e fondamento.
Le generalizzazioni producono sempre banalizzazioni e ingiustizia. Vale la pena di ricordare che a Torre Annunziata è nata la prima Camera del Lavoro e che è la Città di Gino Alfani e di tanti martiri del fascismo. Oggi Torre è la Città di tante persone che hanno sacrificato la propria vita contrastare la camorra ed è la Città dove la stragrande parte della popolazione, con gesti semplici e quotidiani, afferma la dignità di cittadino.
A Torre Annunziata è grande limpegno delle Istituzioni (magistratura, forze dellOrdine, enti locali) e di tantissimi cittadini, per sconfiggere il potere camorristico ed il malaffare in genere. Lentamente e faticosamente le luci stanno spegnendo Fortapasc. E ciò, innanzitutto, perché la Città non ha mai perso la voglia di libertà.
Probabilmente, la sua provocatoria dichiarazione è frutto della mancata conoscenza del territorio e delle persone che in questi luoghi vivono (qualche volta, purtroppo, sopravvivono tra mille difficoltà), sempre con grande fierezza!
Venga a Torre Annunziata. Insieme visiteremo la Città. Potrà vedere i luoghi del disagio ma anche tanto, ma tanto altro Ma, principalmente, incontrerà tanta gente che merita di essere presidente europeo e quantaltro. E, forse, comprenderà che una parola di speranza questa Città la merita.
Giosuè Starita"