Stazione di Boscoreale, da ´utopia´ a splendida realtà
18-02-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Il 19 febbraio 2008 una piccola realtà associativa della provincia di Napoli, denominata Stella Cometa, chiedeva a RFI di ricevere, con la formula del comodato duso, i locali e gli spazi disponibili nella vecchia stazione FS di Boscoreale (NA), per svolgervi attività legate allambiente, allistruzione, alla cultura, allaggregazione sociale e al tempo libero, rivolte agli associati e ai cittadini che avrebbero voluto aggregarsi al progetto LA STAZIONE.
A sei anni di distanza quella che sembrava unutopia agli occhi di tanti, è diventata invece una bellissima realtà, quindi si può anche affermare missione compiuta.
Il sogno è diventato realtà grazie solo ed unicamente alla forza di volontà di un manipolo di cittadini, che hanno dovuto affrontare difficoltà che sembravano insormontabili: in primo luogo cera lassenza totale di risorse economiche e poi cè stato latteggiamento ostile dellamministrazione comunale, che non ha mai consentito ai volontari della STAZIONE di operare in condizioni normali, né tantomeno li ha mai appoggiati.
Davanti alle porte dei locali, lamministrazione comunale ha deliberatamente lasciato, per circa nove mesi dallinizio dei lavori di bonifica e recupero delle strutture, sei contenitori di rifiuti che, per linciviltà di molti, erano sempre pieni ad ogni ora del giorno e della notte, con conseguente emissione di un fetore insopportabile e la proliferazione di formiche, scarafaggi e spesso anche topi.
Oggi, questo posto, che era stato utilizzato impropriamente dallamministrazione comunale anche come una sorta di discarica illegale, nelle varie crisi dei rifiuti che si sono susseguite a più riprese, è ritornato alla civiltà.
I volontari, dopo il rinnovo del consiglio comunale, hanno avvicinato il nuovo Sindaco per chiedere un sostegno alle attività e al progetto LA STAZIONE.
Purtroppo fino ad oggi non hanno ricevuto nulla, se non delle visite di cortesia da parte del primo cittadino.
Le richieste di aiuto nei vari anni, vista anche lostilità dellamministrazione comunale dellepoca, sono state inoltrate alla Prefettura di Napoli, al Ministero dellInterno, al Presidente della Repubblica e a tante altre Istituzioni.
Lunico risultato ottenuto, solo delle lettere di elogio, ma nessun aiuto concreto.
Se non si potevano, o non si volevano mandare contributi economici ai Volontari della STAZIONE, magari si poteva provvedere alla fornitura di arredi o suppellettili, o quella di apparecchiature come un videoproiettore, qualche vecchio pc ancora funzionante ma non più utilizzato nellamministrazione pubblica, o si poteva anche intervenire sullamministrazione locale e costringerla a non ostacolare più i volontari e invece nulla.
Questo comportamento dello Stato è incomprensibile per tanti e comunque la STAZIONE è diventata un SIMBOLO scomodo per tanti politicanti, poiché oggi in quella che era una vecchia e malandata stazione, alcuni cittadini temerari, facendo tanti sacrifici, hanno dimostrato che esiste ancora qualcuno che può occuparsi della gestione di un bene comune senza ricavarci nulla di personale e senza sperperare.
Attualmente nei locali si svolgono corsi di artigianato, pittura, ricamo, ceramica, informatica, lingua inglese, laboratori di balli, linsegnamento di strumenti popolari, unattività di ginnastica dolce, uno sportello di consulenza psicologica, ed è stata allestita un piccola biblioteca con libri donati da privati cittadini, mentre i ragazzi e i giovani del quartiere usufruiscono gratuitamente di un bigliardino, un ping-pong e di alcuni tavoli con giochi vari.
Una domanda viene ora rivolta a tutti: dopo sei anni di INDIFFERENZA e spesso anche di silenzio, non è forse venuto il momento di dare sostegno concreto ai Volontari della Stazione, ciascuno per il ruolo che riveste?
A sei anni di distanza quella che sembrava unutopia agli occhi di tanti, è diventata invece una bellissima realtà, quindi si può anche affermare missione compiuta.
Il sogno è diventato realtà grazie solo ed unicamente alla forza di volontà di un manipolo di cittadini, che hanno dovuto affrontare difficoltà che sembravano insormontabili: in primo luogo cera lassenza totale di risorse economiche e poi cè stato latteggiamento ostile dellamministrazione comunale, che non ha mai consentito ai volontari della STAZIONE di operare in condizioni normali, né tantomeno li ha mai appoggiati.
Davanti alle porte dei locali, lamministrazione comunale ha deliberatamente lasciato, per circa nove mesi dallinizio dei lavori di bonifica e recupero delle strutture, sei contenitori di rifiuti che, per linciviltà di molti, erano sempre pieni ad ogni ora del giorno e della notte, con conseguente emissione di un fetore insopportabile e la proliferazione di formiche, scarafaggi e spesso anche topi.
Oggi, questo posto, che era stato utilizzato impropriamente dallamministrazione comunale anche come una sorta di discarica illegale, nelle varie crisi dei rifiuti che si sono susseguite a più riprese, è ritornato alla civiltà.
I volontari, dopo il rinnovo del consiglio comunale, hanno avvicinato il nuovo Sindaco per chiedere un sostegno alle attività e al progetto LA STAZIONE.
Purtroppo fino ad oggi non hanno ricevuto nulla, se non delle visite di cortesia da parte del primo cittadino.
Le richieste di aiuto nei vari anni, vista anche lostilità dellamministrazione comunale dellepoca, sono state inoltrate alla Prefettura di Napoli, al Ministero dellInterno, al Presidente della Repubblica e a tante altre Istituzioni.
Lunico risultato ottenuto, solo delle lettere di elogio, ma nessun aiuto concreto.
Se non si potevano, o non si volevano mandare contributi economici ai Volontari della STAZIONE, magari si poteva provvedere alla fornitura di arredi o suppellettili, o quella di apparecchiature come un videoproiettore, qualche vecchio pc ancora funzionante ma non più utilizzato nellamministrazione pubblica, o si poteva anche intervenire sullamministrazione locale e costringerla a non ostacolare più i volontari e invece nulla.
Questo comportamento dello Stato è incomprensibile per tanti e comunque la STAZIONE è diventata un SIMBOLO scomodo per tanti politicanti, poiché oggi in quella che era una vecchia e malandata stazione, alcuni cittadini temerari, facendo tanti sacrifici, hanno dimostrato che esiste ancora qualcuno che può occuparsi della gestione di un bene comune senza ricavarci nulla di personale e senza sperperare.
Attualmente nei locali si svolgono corsi di artigianato, pittura, ricamo, ceramica, informatica, lingua inglese, laboratori di balli, linsegnamento di strumenti popolari, unattività di ginnastica dolce, uno sportello di consulenza psicologica, ed è stata allestita un piccola biblioteca con libri donati da privati cittadini, mentre i ragazzi e i giovani del quartiere usufruiscono gratuitamente di un bigliardino, un ping-pong e di alcuni tavoli con giochi vari.
Una domanda viene ora rivolta a tutti: dopo sei anni di INDIFFERENZA e spesso anche di silenzio, non è forse venuto il momento di dare sostegno concreto ai Volontari della Stazione, ciascuno per il ruolo che riveste?