Nell’incantevole scenario di Villa Tiberiade a Torre Annunziata, si è tenuto, venerdi 17 maggio, il convegno “Cibo e Tecnologia: l´innovazione tecnologica nell´agroalimentare”.

Il convegno, fortemente voluto ed organizzato dalla Commissione Innovazione tecnologica dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Napoli, ha avuto un significativo riscontro da parte di una eterogenea e gremita platea, composta da professionisti, imprenditori locali e istituzioni.

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, Ing. Luigi Vinci, ha aperto i lavori con i saluti di rito e con l’augurio che le relazioni e la cooperazione tra enti, aziende e professionisti si facciano sempre più fitte e operative, così da portare avanti quei progetti di miglioramento e innovazione, di cui il nostro territorio necessita, facendo emergere le tante eccellenze presenti sul territorio, mai abbastanza valorizzate e divulgate.

Nel suo indirizzo di saluto il neo assessore regionale all’agricoltura, On. Daniela Nugnes, ha avallato le proposte di collaborazione del presidente Vinci, offrendosi quale portavoce delle necessità e delle iniziative degli esperti del settore.

Per il Comune di Torre Annunziata, patrocinante l’evento insieme a Regione Campania e Provincia di Napoli, hanno preso la parola il sindaco, Avv. Giosuè Starita, e l’assessore alla cultura, Dott.ssa Luisa Stanzione.

Particolarmente interessante ed avvincente l’intervento introduttivo del coordinatore della Commissione Innovazione Tecnologica dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, Ing. Gennaro Annunziata, che ha sottolineato il ruolo fondamentale che l’innovazione tecnologica ha rivestito nella ascesa e nel successivo declino della industria della pasta nella città di Torre Annunziata, dalla fine del 1600 fino alla metà del secolo scorso.

Il preside della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, Ing. Paolo Masi, ha analizzato il ruolo dell’ingegnere del settore agroalimentare, enfatizzandone la trasversalità delle competenze, necessarie in tutti i processi, dal trattamento e tracciabilità della materia prima, alla soddisfazione del consumatore, ottenibile attraverso il reverse engineering approch.

Il presidente di Slow Food Basilicata e Campania, Dott. Gaetano Pascale, ha posto l’attenzione dei presenti sulla problematica sociale del soddisfacimento dei bisogni non di produzione ma di distribuzione dei prodotti alla popolazione. Attenta analisi anche sui costi–benefici dei prodotti, che, grazie a una maggiore qualità nutrizionale, possono aumentare i benefici sulla salute e, di conseguenza, ridurre i costi legati alla cura di patologie dovute ad errata alimentazione.

Incentrato sulla qualità dei prodotti DOP e sulla necessità di divulgazione dell’eccellenza e delle caratteristiche di qualità dei prodotti italiani, in Italia e all’Estero, l’intervento del direttore del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala Campana DOP, Dott. Antonio Lucisano, che ha sottolineato la necessità di coniugare innovazione e tradizione.

Un momento specialistico, carico di innovazione, ha visto protagonista l’Ing. Fabrizio Sarghini, docente alla facoltà di Agraria della Federico II, che ha esposto le principali innovazioni nel campo del trattamento e della conservazione degli alimenti. Particolarmente interessante la descrizione del processo di microincapsulamento per il rilascio controllato e programmato dei nutrienti così da ottimizzare l’efficacia nell’assorbimento.

La centralità dell’innovazione tecnologica nell’ambito delle aziende del settore conserviero è stata ben evidenziata nell’intervento della Dott.ssa Viviana de Dilectis, responsabile di Ricerca ed Ambiente dell’ANICAV, Associazione Nazionale Industriali Consereve Alimentari Vegetali.

Nella seconda parte del convegno testimonianze dal mondo dell’impresa sono arrivate dal Dott. Adolfo Bottazzo - YMA industrie Meridionali Alimentari, che ha esposto i vantaggi competitivi raggiunti mediante l’innovazione del latte ESL (extended shelf life), dal Dott. Oscar Leonessa - Pastificio Artigianale Leonessa, che ha riferito di significativi esempi di innovazione di prodotto, quali la pasta “Fibrella”, basati su ricerche effettuate in collaborazione con l’università di Agraria, dal Dott. Ettore Guerrera - Centro studi Agriter, che ha descritto le attività in essere circa la tracciabilità del prodotto “Fiordilatte di Napoli” in tutte le fasi del processo dall’allevamento al banco frigo, dalla Dott.ssa Benny Sorrentino – Azienda Vinicola Sorrentino, la quale ha mostrato le peculiarità del vino enfatizzate e garantite da una accurato controllo delle viti, monitorate fulltime attraverso sistemi ICT.

Molto apprezzata dal pubblico la partecipazione al giornalista del TG3, ideatore e conduttore della Rubrica Antichi Sapori, Dott. Nicola Muccillo che ha moderato la tavola rotonda finale, offrendo interessanti aneddoti e brillanti spunti riguardanti il territorio e il settore alimentare. Tra gli ntervenuti alla tavola rotonda, con testimonianze ed esperienze, il Dott. Roberto Esse (direttore Radio Club91), il Prof. Mariano Iaccarino (oleificio Oplonti) e il Preside Salvatore De Rosa (I.S.I.S. Graziani).

L’eccezionale scenario naturale, sospeso tra il verde di un lussureggiante giardino e il blu intenso del mare, ha fatto da sfondo, dopo la chiusura dei lavori, alla cena a buffet, mirabilmente preparata e servita dagli allievi dell’istituto alberghiero “Graziani”. Il ricco menù, rigorosamente a base di prodotti del territorio campano, è stato coronato dal dolce Cassata Oplontina, la cui ricetta è stata ricavata da accurate ricerche storiche sull’originale cassata di epoca romana.

(Salvatore Gallo)