Successo per il Presepe Vivente, si replica il 2 ed l´8 gennaio
31-12-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Agerola. Si è concluso malgrado il tempo minaccioso con successo insperato e inatteso, lo scorso 26 dicembre, il primo dei tre appuntamenti con la Natività Agerolese (frazione Campora).
Fredda e lacrimosa sin dal mattino si era mostrata la giornata del 26. Tempo di una pausa caffè e la pioggia era già di ritorno per cospargere il Paese. Quando tutto faceva presumere che questo presepe «non sha da fare» - per fare il verso alla migliore tradizione manzoniana il rinvio è stato scongiurato. La pioggia dà tregua: loste è sulluscio, i pastori nelle strade o a lavoro nelle case, Benino dorme tranquillo sulla sua stuoia e, in una grotta appartata, la Madonna col Bambino, S. Giuseppe, il bue e lasinello.
Un percorso ridotto, quello di questo Santo Stefano 2010, che testimonia una grossa abilità di organizzazione e cura dei particolari a dispetto di tempi assai ridotti. È la famosa «arte di arrangiarsi» - connaturata nel popolo agerolese, proprio come in quello napoletano che travalica limprevisto, trascende i limiti materiali e solleva il sipario su una scena della Sacra Natività, che ha del magico, da mozzare il fiato.
Ad Agerola la tradizione religiosa si sposa con la rappresentazione: Agerola si fa presepe.
I visitatori per loccasione, silenziosi voyeur si dispongono in fila allimboccatura del percorso e, a piccoli gruppi, si incamminano lungo le ombrose viuzze camporesi. Una contemplazione di muta preghiera tra le musiche natalizie tipiche della tradizione napoletana che lascia spazio alla degustazione di prelibatezze locali. Un singolare pellegrinaggio, tra i mestieri del passato fino allultimo step: quella grotta che direttamente dalla Palestina sembra collocarsi inverosimilmente in un angolo di questa Betlemme tutta agerolese.
Abitudine più che consolidata ad Agerola quella del Presepe vivente: non cè Natale senza Presepe, e non cè Presepe vivente che tenga senza Antonio Acampora che con esperienza più che ventennale magistralmente dirige il tutto. Così dalla riproduzione privata, miniata su piccola scala degli scenari della natività si è passati ad una rappresentazione sentita e vissuta con circa duecento figuranti che, questanno, giunge alla sua XXII edizione.
A cura della Pro Loco e della Parrocchia San Martino Vescovo, la Sacra rappresentazione si ripeterà il 2 e l8 gennaio del nuovo anno.
Per chi volesse visionare i video delle passate edizioni: You tube AGEROLA Presepe Vivente del 700 Napoletano.
Floriana Medaglia
Fredda e lacrimosa sin dal mattino si era mostrata la giornata del 26. Tempo di una pausa caffè e la pioggia era già di ritorno per cospargere il Paese. Quando tutto faceva presumere che questo presepe «non sha da fare» - per fare il verso alla migliore tradizione manzoniana il rinvio è stato scongiurato. La pioggia dà tregua: loste è sulluscio, i pastori nelle strade o a lavoro nelle case, Benino dorme tranquillo sulla sua stuoia e, in una grotta appartata, la Madonna col Bambino, S. Giuseppe, il bue e lasinello.
Un percorso ridotto, quello di questo Santo Stefano 2010, che testimonia una grossa abilità di organizzazione e cura dei particolari a dispetto di tempi assai ridotti. È la famosa «arte di arrangiarsi» - connaturata nel popolo agerolese, proprio come in quello napoletano che travalica limprevisto, trascende i limiti materiali e solleva il sipario su una scena della Sacra Natività, che ha del magico, da mozzare il fiato.
Ad Agerola la tradizione religiosa si sposa con la rappresentazione: Agerola si fa presepe.
I visitatori per loccasione, silenziosi voyeur si dispongono in fila allimboccatura del percorso e, a piccoli gruppi, si incamminano lungo le ombrose viuzze camporesi. Una contemplazione di muta preghiera tra le musiche natalizie tipiche della tradizione napoletana che lascia spazio alla degustazione di prelibatezze locali. Un singolare pellegrinaggio, tra i mestieri del passato fino allultimo step: quella grotta che direttamente dalla Palestina sembra collocarsi inverosimilmente in un angolo di questa Betlemme tutta agerolese.
Abitudine più che consolidata ad Agerola quella del Presepe vivente: non cè Natale senza Presepe, e non cè Presepe vivente che tenga senza Antonio Acampora che con esperienza più che ventennale magistralmente dirige il tutto. Così dalla riproduzione privata, miniata su piccola scala degli scenari della natività si è passati ad una rappresentazione sentita e vissuta con circa duecento figuranti che, questanno, giunge alla sua XXII edizione.
A cura della Pro Loco e della Parrocchia San Martino Vescovo, la Sacra rappresentazione si ripeterà il 2 e l8 gennaio del nuovo anno.
Per chi volesse visionare i video delle passate edizioni: You tube AGEROLA Presepe Vivente del 700 Napoletano.
Floriana Medaglia