"Sudditi Racconti dal profondo sud", nuovo libro di Tonino Scala
01-03-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Sudditi Racconti dal profondo sud è il nuovo libro di Tonino Scala edito da Albatros, da pochi giorni nelle librerie. Lautore dopo essersi cimentato nella saggistica negli ultimi suoi lavori torna alla narrativa e lo fa attraverso la presentazione di brevi racconti che mostrano la sensibilità di chi ama questa terra. Storie semplici di vita vissuta. Vite che si trascinano in quella straordinaria quotidianità tipica dei luoghi dove lordinario è convivere con larte di arrangiarsi, la violenza, la camorra. Un susseguirsi di immagini, di eventi e sensazioni passate nella memoria. Frammenti di vita, eventi impensabili, spesso cruenti e misteriosi frammisti a una miscellanea di sensazioni, illusioni, nostalgie, sogni, rabbia. Storie che snodano sui singoli destini di persone che si adeguano, per sopravvivere, a un mondo fatto di regole fissate da altri, in quei luoghi troppo spesso dimenticati, o peggio ignorati, della provincia di Napoli. Piccole storie che passano inosservate, sulle quali non si accendono i riflettori, ma dietro ognuna di esse si nascondono violenza, dolore, sopraffazione. Storie che raccontano di un sistema così metabolizzato da ignorare che esiste unaltra vita possibile. Vuoi lavorare come scopatore: dammi la tua liquidazione, dice il sindaco. E lui, Luigi il netturbino, è felice di rinunciare a quei soldi, perché è normale ricambiare il favore. E quello per Luigi è un grande favore perché quella scopa gli ha dato la vita. Questa diventa la straordinaria quotidianità quando non si ha consapevolezza che tutto questo si chiama ricatto e abuso di potere, dove non si sa che il lavoro dovrebbe essere un diritto, che un politico non dovrebbe essere corrotto. Non si sa, perché non può saperlo chi è vissuto con altre consapevolezze. Con la normalità del lavoro nero e sottopagato, con la normalità del pizzo e di uomini uccisi per strada, magari nel giorno del loro matrimonio. Brevi storie raccontate con la sensibilità di chi ama la sua terra nonostante tutto. E questo quello che traspare. Sono quasi pagine di un diario che sembrano voler parlare a quanti non conoscono questi luoghi pieni di contraddizioni. Lautore ti accompagna in giro per quartieri e rioni dove tagliati fuori da tutto e da tutti. Ciò che accade nel mondo arriva come un eco distorto. Ci porta nelle case, nella vita di gente comune che vive una straordinaria ordinarietà fatta di violenza, sfruttamento, dolore, disoccupazione, morte, sottosviluppo. Droga, furti, omicidi sembrano essere la colonna sonora di tante vite che spesso vengono spezzate troppo in fretta. Ma non cè solo la denuncia del degrado e dellabbandono, anche da parte anche delle istituzioni alle quali troppo spesso fa gioco far finta di non sapere e non capire, cè anche rabbia e dolore per il suo luogo dorigine e, al contempo, tanta voglia di riscatto. Un libro piacevole da leggere, che nonostante racconti un mondo che vorremmo non esistesse, alla fine non lascia lamaro in bocca perché, fra le sue pieghe si può leggere la decisa volontà di non cedere alla rassegnazione, ed è questo che lascia una porta aperta alla speranza.
Tonino Scala ha trentasei anni. Già Presidente della Commissione Speciale Regionale Anticamorra, è autore di diverse pubblicazioni tra cui: Sud come sudore; Ti voglio bene Berlinguer; Con gli occhi aperti nella notte triste; Da onorata società a s.p.a., Il salto di qualità della camorra; La valigia di cartone; Quaquaraquà, uomini di camorra.
(Tonino Scala, nella foto il terzo a destra)
Tonino Scala ha trentasei anni. Già Presidente della Commissione Speciale Regionale Anticamorra, è autore di diverse pubblicazioni tra cui: Sud come sudore; Ti voglio bene Berlinguer; Con gli occhi aperti nella notte triste; Da onorata società a s.p.a., Il salto di qualità della camorra; La valigia di cartone; Quaquaraquà, uomini di camorra.
(Tonino Scala, nella foto il terzo a destra)