Una sconfitta che brucia al Savoia, quella maturata al "Gobbato" di Pomigliano, nonostante si trattasse soltanto di Coppa Italia.
A destare le maggiori perplessità, l´atteggiamento osservato dai bianchi soprattutto nella seconda frazione di gioco quando, in vantaggio di un gol grazie al rigore realizzato da Del Sorbo (uno dei pochi a meritare la sufficienza), la formazione oplontina è apparsa troppo rilassata, quasi distratta. Vincenzo Feola, tecnico del Savoia, difende comunque la prestazione dei suoi: "Non sono d´accordo" - esordisce in sala stampa l´allenatore sommese - "penso che la squadra abbia dato il massimo giocando con la solita grinta ed applicazione. Del resto non credo che il Pomigliano ci abbia messo sotto. Abbiamo perso a causa di due nostre ingenuità difensive. Certo che uscire dalla Coppa non è piacevole ma, in questo modo, potremmo rituffarci immediatamente in clima campionato cancellando la sconfitta subita nella prossima trasferta di Gioia Tauro che, immagino, sarà al solito durissima. L´obiettivo primario, del resto, è la vittoria del torneo".

Diversi gli esperimenti effettuati da Feola in Coppa, a partire dal cambio di modulo, un puro 4-3-3, con Carotenuto ad ispirare la manovra torrese vestendo gli insoliti panni del regista arretrato: "Un calciatore delle sue qualità, in quel ruolo, rappresenta una utile variante al nostro classico modo di interpretare la partita. Sono soddisfatto della sua prova". Laconico, invece, il commento del tecnico bianco scudato in merito alla prestazione del giovane terzino Simone Petricciuolo che, dopo il brillante avvio di stagione, è apparso anche al "Gobbato" in evidente difficoltà propiziando, ingenuamente, entrambe le reti granata: "L´involuzione di Simone? Anche io non riesco a spiegarmene, sinceramente, il motivo", ha concluso il suo allenatore.

Salvatore Piro