In dodici piazza della provincia di Napoli, tra cui a Torre Annunziata, le tre sigle sindacali CGIL, CISL, UIL hanno organizzato gazebo informativi in preparazione della manifestazione dell’8 novembre a Roma. “È un’iniziativa di tutti i lavoratori dei servizi pubblici”, ha detto Salvatore Pinto, segretario provinciale della CGIL autonomie locali. “Questo per protestare contro i tagli lineari fatti da questo governo e dai governi precedenti sui servizi pubblici ai cittadini, mettendo in ginocchio i comuni che sono l’anello più debole della catena ed hanno l’incombenza di essere gli enti territoriali di prossimità che più dovrebbero garantire i servizi ai cittadini”.

Oltre al nocciolo duro del problema, la questione riguarda anche il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici, fermo dal 2010. “I lavoratori, è stato stimato, a causa del blocco dei contratti, hanno subito una perdita salariale di 4.000 euro annui. Siamo – continua il sindacalista – tra i più malpagati d’Europa, peggio di noi sono Portogallo e Grecia. Gli stipendi pubblici sono quasi uguali all’assegno di disoccupazione che si percepisce in olanda”.


Raffaele Perrotta