Teatro, I Senzartenéparte portano in scena Johnny Belinda"
18-11-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Domenica 20 novembre 2011 alle ore 19.00 presso il Teatro San Pietro, Via Pietro Conte, 55 Scafati (Sa), la compagnia teatrale I Senzartenéparte porterà in scena lopera teatrale in tre atti dal titolo Johnny Belinda di Elmer Harris. Il dramma, diretto dal regista Antonio Annunziata e dedicato ad Antonio Caso, narra la storia di Belinda, ragazza sordomuta che vive insieme al padre John Mac Donald e la zia Maggie, in un villaggio nel nord del Canada.
La misera vita di Belinda, abbandonata a se stessa da quel che rimane della sua famiglia, cambia con l´arrivo di un giovane dottore che, resosi conto dell´intelligenza vivace della ragazza, riscatterà la sua natura umana squarciando il velo dell´ignoranza che la famiglia ed i paesani le avevano attribuito fino a quel momento. Quando finalmente per Belinda sembra arrivare l´alba di un nuovo giorno, Locky Mc Cornick, uno dei ragazzi del paese, la trascinerà in un baratro ancora più profondo, tanto oscuro da rendere impossibile anche la più piccola scintilla di speranza. Ma talvolta nelle paludi più lugubri nascono i fiori più belli.
Lopera teatrale di Harris, nel 1948, ispirò la nascita del film dal titolo omonino, diretto dal regista Jean Negulesco. La pellicola, nel 1949, vinse il premio Oscar come miglior attrice protagonista (ed ottenne ben undici nomination come miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura, migliore fotografia, miglior colonna sonora, ecc.), due Golden Globe e una nomination come miglior regia al Festival di Venezia.
La compagnia teatrale I Senzartenéparte, nata nel 2004, è formata da ex alunni del laboratorio teatrale Anita Sorrentino del Liceo Scientifico Pitagora di Torre Annunziata (Na). I ragazzi, spinti dalla passione per il teatro, hanno voluto continuare il percorso artistico, interpretando dal 2005 svariate commedie come Uomo e Galantuomo di Eduardo De Filippo, Non è vero ma ci credo di Peppino De Filippo, Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, Premiata Pasticceria Bellavista di Vincenzo Salemme, Il morto sta bene in salute di Gaetano Di Maio. Con Johnny Belinda, la compagnia si cimenterà per la prima volta nel genere drammatico, che sembra forse rappresentare un salto nel vuoto per giovani ragazzi abituati a salire su un palcoscenico con lunico scopo di strappare una sana risata. Dal comico al drammatico, dalla recitazione in dialetto napoletano a quella in lingua, il passo è tuttaltro che breve. Ma sono proprio i rischi a rappresentare gli ingredienti salienti per le soddisfazioni più grandi. Quelle soddisfazioni che sanno di fatica, di impegno, di paura di inadeguatezza. Quelle piccole vittorie che fanno crescere.
(r.m.)
La misera vita di Belinda, abbandonata a se stessa da quel che rimane della sua famiglia, cambia con l´arrivo di un giovane dottore che, resosi conto dell´intelligenza vivace della ragazza, riscatterà la sua natura umana squarciando il velo dell´ignoranza che la famiglia ed i paesani le avevano attribuito fino a quel momento. Quando finalmente per Belinda sembra arrivare l´alba di un nuovo giorno, Locky Mc Cornick, uno dei ragazzi del paese, la trascinerà in un baratro ancora più profondo, tanto oscuro da rendere impossibile anche la più piccola scintilla di speranza. Ma talvolta nelle paludi più lugubri nascono i fiori più belli.
Lopera teatrale di Harris, nel 1948, ispirò la nascita del film dal titolo omonino, diretto dal regista Jean Negulesco. La pellicola, nel 1949, vinse il premio Oscar come miglior attrice protagonista (ed ottenne ben undici nomination come miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura, migliore fotografia, miglior colonna sonora, ecc.), due Golden Globe e una nomination come miglior regia al Festival di Venezia.
La compagnia teatrale I Senzartenéparte, nata nel 2004, è formata da ex alunni del laboratorio teatrale Anita Sorrentino del Liceo Scientifico Pitagora di Torre Annunziata (Na). I ragazzi, spinti dalla passione per il teatro, hanno voluto continuare il percorso artistico, interpretando dal 2005 svariate commedie come Uomo e Galantuomo di Eduardo De Filippo, Non è vero ma ci credo di Peppino De Filippo, Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, Premiata Pasticceria Bellavista di Vincenzo Salemme, Il morto sta bene in salute di Gaetano Di Maio. Con Johnny Belinda, la compagnia si cimenterà per la prima volta nel genere drammatico, che sembra forse rappresentare un salto nel vuoto per giovani ragazzi abituati a salire su un palcoscenico con lunico scopo di strappare una sana risata. Dal comico al drammatico, dalla recitazione in dialetto napoletano a quella in lingua, il passo è tuttaltro che breve. Ma sono proprio i rischi a rappresentare gli ingredienti salienti per le soddisfazioni più grandi. Quelle soddisfazioni che sanno di fatica, di impegno, di paura di inadeguatezza. Quelle piccole vittorie che fanno crescere.
(r.m.)