Teatro: "Sfravecatura" alla Stazione Fs di Boscoreale
26-11-2013 - Archivio Storico de Lo Strillone
Domenica 24 novembre 2013 alle ore 20.30 presso Lex-stazione dello stato di Boscoreale è stata realizzata la messinscena dello spettacolo teatrale Sfravecatura- frammenti di antistoria da Don Peppino a Don Raffae - ad opera del contrabbassista Marcello Aquino e dellattore Luca Pinto.
Il tema trattato era quello dellUnità dItalia vista dal meridione. <<152 anni di malgoverni unitari ci hanno restituito i frammenti malridotti di quellopera darte che è stato il Regno borbonico>> queste le parole pronunciate dallo stesso attore Luca Pinto. Tradotto in dialetto A sfravecatura, la risultanza, titolo molto forte e atipico per uno spettacolo teatrale ma che rende lidea in maniera pregnante.
La location presso cui si è svolta la rappresentazione è lex stazione dello stato di Boscoreale, restituita a nuova vita dai volontari dellassociazione Stella Cometa che in seconda serata hanno celebrato i 4 anni di attività con un piccolo rinfresco.
Marcello Aquino e Luca Pinto con il loro lavoro hanno incarnato alla perfezione lo spirito dellentourage della stazione, perfettamente concentrati sul presente ma con le radici ben piantate nel passato ed in particolare nelle tradizioni popolari partenopee.
La performance è stata aperta infatti dallincensatore, o meglio "o ncenzaro", personaggio tipico della cultura partenopea che molti non ricordavano più sulle scene dai tempi del mitico Totò. Linteressante commistione di parole e note ha reso lesibizione più divertente ed il pubblico in sala ha condito il tutto con fragorosi applausi accompagnati dagli sguardi entusiasti dei due interpreti.
In scena è stato un alternarsi di momenti gravi ed esilaranti ed il ritmo, incalzante e veloce per un verso, sincopato e sinuoso per laltro, ha accompagnato gli spettatori in un percorso che partendo dalla "disunità" dItalia è riuscito a toccare in soli 60 minuti non solo la questione meridionale. Si è parlato anche della malavita napoletana, e arrivando alla modernità, dellannoso problema dellimmondizia.
Insomma "da Don Peppino a Don Raffae: dai mille eroi alle mille ecoballe", questo spettacolo ci ha entusiasmato e ne consigliamo la visione a tutti. Su facebook è già stata istituita una pagina dal titolo Sfravecatour sulla quale reperire info sulle prossime rappresentazioni.
Un encomio va quindi a questi due artisti e nostri conterranei: Marcello Aquino già noto nellambiente del jazz partenopeo e Luca Pinto che nellambito del teatro ha spaziato dalla commedia, alla poesia e al musical. Soprattutto condividiamo lidea di non essere disfattisti in quanto la messinscena non conduce mai verso strade secessioniste. Anzi ci è sembrato chiaro lintento di voler diffondere un po di verità storica pur sapendo che lItalia unita rappresenta un valore, valore fatto di tanti dialetti, di tante culture diverse il cui incontro può solo giovare a noi italiani tutti. Se poi questo messaggio è veicolato dallironia, dalla sfacciataggine e dallirriverenza tutta partenopea non possiamo che provare un immenso piacere.
Il tema trattato era quello dellUnità dItalia vista dal meridione. <<152 anni di malgoverni unitari ci hanno restituito i frammenti malridotti di quellopera darte che è stato il Regno borbonico>> queste le parole pronunciate dallo stesso attore Luca Pinto. Tradotto in dialetto A sfravecatura, la risultanza, titolo molto forte e atipico per uno spettacolo teatrale ma che rende lidea in maniera pregnante.
La location presso cui si è svolta la rappresentazione è lex stazione dello stato di Boscoreale, restituita a nuova vita dai volontari dellassociazione Stella Cometa che in seconda serata hanno celebrato i 4 anni di attività con un piccolo rinfresco.
Marcello Aquino e Luca Pinto con il loro lavoro hanno incarnato alla perfezione lo spirito dellentourage della stazione, perfettamente concentrati sul presente ma con le radici ben piantate nel passato ed in particolare nelle tradizioni popolari partenopee.
La performance è stata aperta infatti dallincensatore, o meglio "o ncenzaro", personaggio tipico della cultura partenopea che molti non ricordavano più sulle scene dai tempi del mitico Totò. Linteressante commistione di parole e note ha reso lesibizione più divertente ed il pubblico in sala ha condito il tutto con fragorosi applausi accompagnati dagli sguardi entusiasti dei due interpreti.
In scena è stato un alternarsi di momenti gravi ed esilaranti ed il ritmo, incalzante e veloce per un verso, sincopato e sinuoso per laltro, ha accompagnato gli spettatori in un percorso che partendo dalla "disunità" dItalia è riuscito a toccare in soli 60 minuti non solo la questione meridionale. Si è parlato anche della malavita napoletana, e arrivando alla modernità, dellannoso problema dellimmondizia.
Insomma "da Don Peppino a Don Raffae: dai mille eroi alle mille ecoballe", questo spettacolo ci ha entusiasmato e ne consigliamo la visione a tutti. Su facebook è già stata istituita una pagina dal titolo Sfravecatour sulla quale reperire info sulle prossime rappresentazioni.
Un encomio va quindi a questi due artisti e nostri conterranei: Marcello Aquino già noto nellambiente del jazz partenopeo e Luca Pinto che nellambito del teatro ha spaziato dalla commedia, alla poesia e al musical. Soprattutto condividiamo lidea di non essere disfattisti in quanto la messinscena non conduce mai verso strade secessioniste. Anzi ci è sembrato chiaro lintento di voler diffondere un po di verità storica pur sapendo che lItalia unita rappresenta un valore, valore fatto di tanti dialetti, di tante culture diverse il cui incontro può solo giovare a noi italiani tutti. Se poi questo messaggio è veicolato dallironia, dalla sfacciataggine e dallirriverenza tutta partenopea non possiamo che provare un immenso piacere.