Poiché in circa sette anni abbiamo toccato tutti i fondi della decenza, ricordiamo agli speculatori/avvoltoi che si stanno poggiando sulle travi del Ponte di Via Sepolcri di ricordarsi che l’Italia non è più disponibile a sopportare questa politica che si arroga un risultato del quale non capiamo davvero cosa ci sia da vantarsi.
Primo: ci ricordiamo bene quanto sia stato complicato smuovere questi politici per invitarli a sollecitare le istituzioni.
Secondo: gli unici che possano tirare un sospiro di sollievo sono gli abitanti che sono stati reclusi per sette anni al di là del ponte.
Terzo: se Torre Annunziata non disponesse di giovani e cittadini che si sono mobilitati con iniziative, proteste e manifestazioni probabilmente, anzi sicuramente, la città sarebbe ancora spezzata in due.
E’ davvero insopportabile che questi nostri amministratori abbiano il coraggio di affiggere manifesti in città. Soldi sprecati e che offendono la dignità di noi cittadini.
L’unica lezione che dobbiamo trarre da questa storia è un memorandum sul quale ci sia scritto MAI PIU’!
MAI PIU’ queste vergogne, MAI PIU’ questi violazioni di diritti per cittadini anziani e disabili che per anni non hanno potuto muoversi dalle palazzine oltre il ponte, MAI PIU’ ignorati dalle amministrazioni pubbliche.
E, soprattutto, grazie ai giovani e ai comitati che non si sono rassegnati, e che hanno lottato fino all’ultimo per smuovere la Pubblica Amministrazione affinché liberasse i nostri territori da questa vergogna.
Nel buio di questi anni, la cittadinanza attiva rappresenta una risorsa civile per Torre Annunziata, per ricostruire una rete di democrazia e di partecipazione, per far rinascere la Città.
Invitiamo, perciò, i cittadini a dire chiaramente che la politica non deve più speculare sui bisogni e sui diritti delle persone, e, quindi, provocatoriamente, lanciamo sul nostro sito (www.associazioneversosud.org) un sondaggio per chiedere se si debba proprio festeggiare per l’imminente riapertura del Ponte e se questa apertura sia merito degli amministratori oppure dei cittadini che non si sono stancati di rivendicare un proprio diritto.
(COMUNICATO DI "VERSO SUD")