Si apre con l´ufficialità delle dimissioni di Francesco Donadio da capogruppo consiliare dell´Udc (al suo posto, Iapicca). Si chiude con l´approvazione del documento programmatico della nuova maggioranza guidata dal Sindaco Giosuè Starita, che incassa 16 voti a favore (incluso quello del primo cittadino). Tre i contrari: Alfieri (Centro Democratico), lo stesso Iapicca e Raffaele Izzo (Orgoglio e Dignità). Due, invece, gli astenuti: il Presidente Portoghese ed Enzo Ascione dei ´Progressisti e Democratici´. ´Progressisti´ che, ad inizio lavori, si dichiarano all´opposizione, perchè "contrari alle alchimie politiche ma pronti a valutare, di volta in volta, i provvedimenti che arriveranno in aula".
I conti sono presto fatti. La nuova Giunta di Torre Annunziata conterà sull´appoggio di 16 consiglieri (assente, oggi, Marcello Vitiello di ´Nuovo Centro´). Maggioranza risicata solo per raggiungere il quorum dei 2/3, necessario per approvare le modifiche allo Statuto ed ai regolamenti comunali. Per il resto, la strada è spianata.
"Un vero ribaltone, una delle pagine più nere mai scritte dalla politica torrese negli ultimi 15 anni" tuonano all´unisono, oggi dai banchi dell´opposizione, UDC, Centro Democratico ed Orgoglio e Dignità, tutti fautori, 2 anni fa, dell´ultimo successo elettorale di Starita col 60 per cento delle preferenze. Il Sindaco non si scompone, sente l´importanza della seduta. Ascolta tutti gli interventi, presenta la Giunta e poi replica: "Si tratta di un progetto politico che parte da lontano. Precisamente dall´agosto 2013, quando ci costrinsero ad azzerare la vecchia squadra di governo. La nuova Giunta sarà trasparente, efficace ed aperta al dialogo costante con la città". Sul sito del Comune sarà infatti disponibile l´orario giornaliero di visita alle ´stanze dei bottoni´ di Palazzo Criscuolo. Il dialogo con gli Assessori sarà anche on-line, come sottolineato dal primo cittadino.
Il primo atto del nuovo Consiglio è l´invio, a breve, di una lettera congiunta dei capigruppo alla Regione. Obiettivo, lo sblocco dei 12 milioni di euro promessi dalla Giunta Caldoro nel lontano 6 febbraio 2013. Risorse utili ad affrontare la cronica crisi industriale dell´area torrese-stabiese. Fondi mai arrivati a Torre Annunziata, nonostante le visite formali di Assessori del calibro di Antonio Martusciello. Visite che, al momento, non hanno prodotto alcun risultato concreto, se non quello di gettare il più classico ´fumo negli occhi´ dei cittadini. Intanto il dramma occupazionale, in più di un anno d´attesa, a Torre Annunziata si è clamorosamente ingigantito.

Salvatore Piro