Il 6 febbraio 2011, V domenica "per annum", alle porte della città mariana di Pompei, nella parrocchia della SS. Trinità di Torre Annunziata, Don Rosario Lenzo ha presieduto una solenne cerimonia religiosa, durante la quale ha conferito il Santo Battesimo a un gruppo di bambini.
Ha tenuto l´omelia lo stesso Sacerdote, che ha illustrato alla comunità parrocchiale il Vangelo di Matteo: 5,13-16.
Riportiamo qui alcune delle sue riflessioni, tratte dalla nostra integrale registrazione.
Come avete ascoltato, Gesù disse ai suoi discepoli: "VOI SIETE IL SALE DELLA TERRA; VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO…;" La stessa cosa Gesù ripete ancora oggi a ciascuno di noi, non certo per noi stessi, ma in quanto siamo partecipi della luce di Cristo.
Il Sale è la divinità di Cristo e senza di Lui noi saremmo tenebre. Quindi noi siamo sale e luce, in quanto illuminati dalla Parola di Dio e dobbiamo riflettere questa luce sugli altri. Un pò come la luna che riceve luce e calore dal sole, così anche noi riceviamo luce e calore da Cristo. E, in quanto partecipi della sua divinità e del suo spirito, dobbiamo portare lo stesso Cristo in mezzo ai nostri fratelli. E questa investitura noi l´abbiamo ricevuta nel Santo Battesimo, in cui ciascuno di noi ha ricevuto lo spirito di Cristo e,quindi, siamo diventati come Lui SALE DELLA TERRA E LUCE DEL MONDO.
Con il Battesimo abbiamo anche acceso la nostra piccola lampada alla grande luce di Cristo. Ed è nostro compito, quindi, diminuire lo spessore opaco della nostra natura umana, affinchè Cristo, attraverso noi, possa manifestare agli altri la sua luce e il suo amore.
Ma Gesù non ci dice soltanto di essere luce del mondo e sale della terra, ma ci esorta anche a compiere opere buone, in modo che, vedendo questo nostro buon esempio, gli uomini siano indotti a rendere gloria a Dio.
E il Profeta Isaia, nella Prima Lettura, ci ha sapientemente detto: " Spezza il tuo pane con l´affamato, introduci in casa i miseri, i senza tetto, vesti chi è nudo… togli di mezzo a te l´oppressione, il puntare il dito e il parlare empio …(e se farai ciò) … brillerà fra le tenebre la tua luce …"
Con queste parole Isaia ha tracciato oggi a ciascuno di noi un programma di vita veramente cristiano. Ignorare che nel mondo ci sono tanti nostri fratelli bisognosi e che gridano aiuto con le mani tese verso di noi, l’essere sordi a questo grido significa essere come quel levita, che, viaggiando da Gerusalemme a Gerico, vide sulla strada un ferito, lo guardò e passò oltre senza fermarsi.
Ma Isaia parla anche di togliere di mezzo a noi l´oppressione e il puntare il dito contro il prossimo.
Con questa esortazione Isaia colpisce alla radice tante nostre abitudini che spesso turbano la convivenza umana ed offendono uno dei più alti valori: la dignità della persona umana!
Se qualcuno dei nostri fratelli sbaglia o cade, gli si è subito addosso scandalizzati come il fariseo, ma tutto questo non perché si detesta veramente il peccato, anzi a volte si ha addirittura invidia, ma perché si detesta il peccatore; perché dal contrasto con la condotta altrui si vuole incosciamente far brillare maggiormente la propria condotta, proprio come faceva il fariseo nel Tempio che ringraziava Dio di non essere come gli altri.
Ciascuno di noi è chiamato a fare un serio esame di coscienza e guardarsi con lo stesso sguardo con cui ci vede Dio, per sentire il bisogno di correre a Gesù e chiedere perdono per i propri peccati, anziché condanna per i peccati degli altri.
Fare ciò significa accendere giorno per giorno la nostra piccola fiammella alla grande fiamma di Cristo, che ci riconsacra ad essere veramente luce del mondo e sale della terra.
Nello spirito di questa esortazione a vivere intensamente la nostra esperienza cristiana e a comunicare agli altri la luce, la gioia e la capacità di amare, si inserisce oggi in modo singolarissimo la celebrazione del Battesimo di questi bambini, che possiamo definire "nuovi virgulti del terzo millennio".
Il sacramento del Santo Battesimo rinnova in questi bambini il dono misterioso della grazia di Dio, grazia che imprime un sigillo incancellabile nella loro anima, dando "origine ad una vita nuova, ad una nuova nascita: quella soprannaturale! La grazia santificante, che elimina il peccato originale, infonde in essi con il Battesimo, le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. lnoltre li inserisce nel Corpo Mistico, che è la Chiesa. Il Battesimo è il primo dei Sacramenti ed è nello stesso tempo il più necessario per la salvezza.
Infatti è il cardine della vita cristiana, soglia di tutti gli altri Sacramenti perché rigenera a quella vita immortale, a cui Dio chiama ciascuno di noi.
Ed è proprio da questa consapevolezza che la Chiesa battezza i bambini sin dal primo inizio della loro esistenza terrena. Ovviamente questo presuppone che gli anni successivi, soprattutto quelli dell´infanzia e della giovinezza, siano poi configurati come autentico catecumenato, un itinerario di iniziazione alla vita cristiana e di progressivo inserimento nella Comunità dei credenti in Cristo.
A voi cari Genitori, a voi Madrina e Padrino, questi bambini, a cui oggi è amministrato il Battesimo, avranno bisogno di capire, ripensare ed apprezzare l´inestimabile dono del sacramento ricevuto. Tocca a voi affiancarvi a loro, che oggi non sanno e non capiscono, per essere i loro primi maestri nell´insegnamento delle verità cristiane.
In questa solenne circostanza in cui queste creature stanno per diventare figli adottivi di Dio, sembra riudire qui le parole del Padre Celeste, quelle stesse parole che furono udite sulle sponde del Giordano in occasione del Battesimo di Gesù:" TU SEI IL MIO FIGLIO PREDILETTO, IN TE MI SONO COMPIACIUTO".
Ascoltate questi bambini! La fede nasce dall´ascolto della Parola di Dio. E quello dell´ascolto è un atteggiamento, come ogni altro, che si impara anzitutto nella famiglia. CHI HA TROVATO ASCOLTO, SA DARE ASCOLTO, COME PURE CHI E´ STATO AMATO, PIU´ FACILMENTE SA AMARE. Aiutate questi bambini! Aiutateli a crescere fedeli al Vangelo, pronti ad amare Dio e i fratelli. Guidateli con l´esempio e con la parola, sul sentiero della santità cristiana.
Ai genitori in particolare dico che la loro missione non si limita al dono della sola vita fisica. Ma voi genitori siete chiamati a generare i vostri figli anche nella fede e nella dimensione dello spirito. E in questa così impegnativa missione, vi aiuti sempre la Madre di Dio e della Chiesa, nonché l’intercessione di tutti i Santi che tra poco invocheremo."