“Il Comune di Torre Annunziata non ha seguito le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell´illegalità previste dalla legge 190 del 2012”. È ciò che l’opposizione denuncia al prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino. “Per quando incredibile possa sembrare, il Comune non ha dato corso agli adempimenti di questa legge”, scrivono nell’esposto i capigruppo di PD e Centro Comune Raffaele Ricciardi e Vincenzo Sica che hanno presentato in prefettura. La norma che, secondo la minoranza, Palazzo Criscuolo starebbe violando, prevede che le pubbliche amministrazioni abbiano un responsabile anticorruzione che controlli, prevenga e contrasti l’illegalità. Tra pochi giorni arriverà il verdetto finale della commissione d’accesso, che stabilirà una volta per tutte il futuro dell’amministrazione Starita. Mentre la maggioranza ha deciso di non esprimersi fino a che non arriveranno certezze da parte della commissione, il PD e Centro Comune hanno denunciato il mancato rispetto delle leggi anticorruzione. E lo hanno fatto in un momento in cui l’amministrazione Starita non dovrebbe presentare mancanze del genere, perché monitorata costantemente dai funzionari prefettizi. Erano i primi di aprile quando a Palazzo Criscuolo arrivarono Raffaele Sirico, viceprefetto in servizio a Ravenna, Antonio Bruno, architetto e funzionario del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania, e Rossella Zingaro, dirigente del Commissariato di Polizia torrese. I tre funzionari hanno verificato provvedimenti, delibere, determine, bandi e appalti pubblici. Fin dall’inizio il sindaco Giosuè Starita si è mostrato tranquillo “Aspettiamo l’esito dell’inchiesta, ma sono fiducioso. Abbiamo agito sempre alla luce del sole”, ha affermato il primo cittadino.
Alla luce del sole ci dovrebbero essere sicuramente gli appalti pubblici. Torre Annunziata infatti è stata una delle prime città ad aderire alla Stazione Unica Appaltante, organo collegato alla prefettura che gestisce gli appalti pubblici oltre i 250 mila euro. “In una realtà nella quale insistono pericolose organizzazioni criminali e soprattutto in questa fase – dichiara il capogruppo del PD Raffaele Ricciardi-, durante la quale le attività dell’ente sono costantemente monitorate, non procedere a quanto previsto dalla legge in materia di anticorruzione è davvero molto grave”. A confermare le accuse ci sarebbe anche il segretario generale di Palazzo Criscuolo. “Nella riunione della Commissione Trasparenza del Comune tenuta lo scorso 10 luglio – si legge nell’esposto – il Segretario Generale ha confermato quanto denunciamo”. Anche su questo però, l’amministrazione Starita sembra essere tranquilla, e di non essersi fatta sfuggire nulla: “Abbiamo avviato tutte le procedure nel rispetto dei termini – afferma Giosuè Starita-. È solo una questione di tempo e risolveremo tutto”.

Giovanna Sorrentino