Una maxi operazione condotta dai carabinieri di Angri che mette in ginocchio il sistema delle truffe alle assicurazioni nel vesuviano e nell’agro nocerino. 300 persone indagate a vario titolo tra Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Pompei, San’Antonio Abate, Castellammare di Stabia, Santa Maria la Carità, Lettere, Gragnano, Torre del Greco, Sorrento, Nocera Inferiore, Pagani e Angri. E’ quanto emerge dall’inchiesta condotta dalla Procura di Nocera Inferiore nata in seguito ad alcuni accertamenti proprio su un falso sinistro. Da quell’indagine sono partiti poi, diversi filoni d’indagine che hanno portato all’emissione delle ordinanze emesse nei confronti degli indagati. Una vera e propria organizzazione di cui erano promotori tre avvocati dell’agro (due di Sant’Egidio del Monte Albino e uno di Nocera Inferiore) e che coinvolgeva anche quattro medici, un fisioterapista e diversi titolari di autocarrozzeria. Tra gli indagati sette persone di Torre Annunziata, due di Boscotrecase, due di Boscoreale. Il sistema per truffare le compagnie assicurative era sempre lo stesso, un classico per chi vive di questo: due o più persone si accordavano per fingere un sinistro, poi medici e avvocati complici facevano il resto.