Pareggio giusto a Firenze. Punto meritato per il Napoli dopo una gara piacevole, ricca di spunti, ruvida, ma anche tattica. Protagonisti i due portieri. De Sanctis in negativo con la papera che regala il vantaggio ai viola. Neto in positivo con due parate importanti nel secondo tempo. Alla Fiorentina non è bastato il solito gioco offensivo, corale e dinamico. Al Napoli non è bastato il centesimo gol in serie A di Cavani. Il pareggio ci può stare.

OUT PIZARRO – Il regista cileno non ce la fa, Montella deve fare a meno del faro di centrocampo, l’uomo d’ordine del 3-5-2, da cui parte gran parte delle azioni offensive. Al suo posto gioca Aquilani, ai suoi lati Borja Valero e Romulo per un centrocampo che comunque garantisce un’ottima dose di qualità oltre che di quantità. Il Napoli scende in campo con la formazione tipo che ha battuto la Roma. Capitan Cannavaro resta in panchina.

PAPERISSIMA DE SANCTIS – Nel primo tempo, nonostante le poche palle gol, la gara è comunque piacevole. Regna l’equilibrio, la Fiorentina fa maggiore possesso palla, il Napoli controlla e riparte. Squadre compatte, molta tattica, pochi spazi liberi. Per sbloccare questo tipo di partite di solito serve un episodio. E al 33’, purtroppo per il Napoli, l’episodio è da Mai Dire Gol. Traversone da centrocampo di Roncaglia, De Sanctis esce completamente a vuoto su Toni e si fa scavalcare dal pallone che finisce in rete. Il vantaggio della Fiorentina è a dir poco rocambolesco.

CAVANI FA 100 – Molti, davanti a certi svarioni, si sarebbero afflosciati. Ma il Napoli no, il Napoli ha Cavani. Che segna in tutti i modi, in particolare contro la Fiorentina, avversaria prediletta, che vide il Matador segnare il suo primo gol in Italia con la maglia del Palermo, ed oggi prende il gol numero 100 nella massima serie del fenomeno uruguaiano. Minuto 42: Hamsik calcia una punizione tesa dalla fascia sinistra, Cavani si avvita e incorna per l’1-1.

OCCASIONI – Nella ripresa il numero di palle gol aumenta e la sensazione è che la partita sia aperta a qualsiasi risultato. Tra i tanti capovolgimenti di fronte ci provano Inler e Pandev, che impegnano severamente Neto. Nel finale Aquilani manda alto da buona posizione. A nulla servono gli accorgimenti che i due allenatori operano per dare qualcosa in più. Mazzarri toglie Gamberini per Insigne e passa al 4-3-3, Montella risponde dando maggiore sostanza al centrocampo con Migliaccio e puntando sulla forza fresca di Lijaic in attacco. Ma non cambia nulla. Finisce 1-1.

L’ANALISI – La Fiorentina, reduce da 3 sconfitte consecutive, era più agguerrita del solito e si vedeva. Montella ha impostato la gara con maggiore accortezza difensiva, evitando di lasciare troppo spazio agli attaccanti del Napoli. In parte ci è riuscito, la difesa viola ha concesso poco. Anche grazie al suo portiere Neto, ormai titolare al posto di Viviano, protagonista di un paio di salvataggi superbi. Il Napoli torna a casa tutto sommato soddisfatto del punto di Firenze, che non ha fatto registrare cali di gioco, né prestazioni individuali particolarmente negative. Pura sfortuna, di quelle che capitano una volta nella carriera, la frittata di De Sanctis. Bene invece oltre al solito Cavani, anche Hamsik, Behrami e tutta la linea difensiva. Qualcosa in più si aspettava forse da Pandev e soprattutto da Insigne, entrato per gli ultimi 20 minuti di gara senza mettersi in evidenza.

Roberto Scognamiglio