Il Città di Messina stende 4-1 il Savoia al "Celeste", confermandosi una delle migliori compagini del girone. Organizzazione tecnico-tattica invidiabile, superiorità schiacciante sui bianchi. Insomma, la partita odierna rappresentava, di per sè, un già arduo banco di prova per le ambizioni play-off dei bianchi. Giungere in Sicilia, partendo alle sei del mattino, ed in piena, nuova, "bagarre" societaria (utilizzando un semplice eufemismo), ha certamente contribuito a rendere quantomeno poco serena la vigilia e la preparazione del match. Mister Amura, tuttavia, smentisce nel dopo gara la intuitiva deduzione: "Si tratta di una circostanza che non ha minimamente influito sulla prestazione ed il risultato finale. Anzi, dal punto di vista fisico ho anche notato una buona reazione dei ragazzi nella ripresa. La squadra era in forma, non stanca". Affermazioni logicamente rispettabili ma che, alla resa dei conti, appaiono dal sapore formale. Rituali, in fondo.
Il tecnico oplontino, poi, passa alla disamina tattica della gara: "Siamo partiti con il piede giusto sfiorando il vantaggio con Malafronte e Savarese nei primi venti minuti. Dopo, i nostri avversari sono usciti allo scoperto e devo ammettere di aver perso contro la migliore squadra del campionato per uomini ed espressione di gioco. In trasferta, purtroppo, abbiamo sempre mostrato dei problemi". "Alla mia squadra" conclude Amura "devo comunque fare i complimenti, soprattutto per la reazione di carattere espressa dopo il terzo gol avversario. Aggiungo che sul 3-1 c´era un netto rigore a nostro favore per fallo su Pallonetto. Avremmo potuto accorciare ulteriormente le distanze ma non faccio polemiche. Complimenti al Città di Messina".

(Salvatore Gallo)