Inizia benissimo il 2013 per il Savoia. Finalmente affiancati dai propri sostenitori (2500 circa ndr), i bianchi superano 3-1 il Ragusa di Anastasi compiendo un vero balzo in classifica e regalandosi una Epifania all´insegna della tranquillità. Amura insiste sul 4-3-3 preferendo, tra i pali, Vitiello a Loccisano, ed affidandosi all´esperienza di Salvatore in difesa. Cambio anche in mediana. Fuori Viscido, dentro Savarese con l´ottimo Padulano ad agire in attacco sulla sinistra. Il Ragusa risponde in formazione rimaneggiata, e si vede. Il primo tempo sembra trascorrere impalpabile. Gara bloccata, priva di spunti. Al 21´ Guarro estrae dal cilindro una splendida punizione mancina dal limite, squarciando la parità. I siciliani provano a reagire soltanto nei primi minuti della ripresa. Vitiello compie un vero miracolo su Arena. L´estremo oplontino si ripete, poco dopo, smanacciando un velenoso tiro-cross di Impallari. Il Savoia commette l´errore di schiacciarsi troppo, prestando il fianco agli attacchi avversari. Fontanarosa si divora il possibile 2-0. Al 26´ della ripresa la possibile svolta. Il Ragusa resta in dieci per il doppio giallo comminato a Piccirillo. Trascorrono tre minuti e Pallonetto, chiudendo un perfetto triangolo con Savarese, infila Ferla con un esterno destro da posizione ravvicinata. Sembra finita ma l´autolesionismo oplontino torna protagonista. Minuto 38. Catalano rinvia un´innocua palla sui piedi di Guarro. La sfera si impenna scavalcando Vitiello. Partita riaperta. Come se non bastasse, Viscido ristabilisce la parità numerica facendosi espellere per una parola di troppo nei riguardi di un avversario. L´arbitro decreta 7 lunghissimi minuti di recupero. Impallari, ancora lui, si divora il pari, prima del 3-1 finale siglato da Manfrellotti (subentrato ad un esausto Padulano). Non c´è più tempo per repliche o errori difensivi. Il Savoia, in un sol colpo, ritrova il proprio pubblico e centra la seconda vittoria consecutiva. Una salutare boccata d´ossigeno, in attesa di nuove possibili sponsorizzazioni al fianco della società.
Angelo Riso