Sette persone denunciate per pesca di frodo, altre nove per occupazione di suolo demaniale, un quintale di frutti di mare sequestrati. E´ il risultato di un´operazione condotta lo scorso fine settimana dai carabinieri del servizio Navale di Torre del Greco, agli ordini del comandante Vincenzo Amitrano. I militari del mare, impegnati nei controlli legati alla sicurezza che li hanno visti pattugliare l´area vesuviana, hanno sottoposto a ispezione oltre 180 unità da diporto, pesca sportiva e professionale. Sette i pescatori di frodo scoperti, tutti già noti alle forze dell´ordine, che sono stati denunciati all´autorità giudiziaria per aver pescato in acque inquinate e messo in vendita frutti di mare nocivi per la salute pubblica. Un quintale di mitili è stato sottoposto a sequestro e successivamente distrutto mediante affondamento in mare aperto. Al fine di tutelare la libera fruizione delle zone demaniali marittime, è stata anche effettuata un´azione di vigilanza nelle aree più frequentate dai bagnanti di Torre del Greco, nel corso della quale sono state rilevate alcune infrazioni al codice della navigazione: nove, nella circostanza, le persone denunciate. Tutte con la propria imbarcazione avevano occupato abusivamente il suolo demaniale, impedendo di fatto il libero accesso all´area marittima. Controllati anche gli stabilimenti e i complessi turistici balneari, dove però non sono state rilevate infrazioni legate alla sicurezza balneare.
Sottoposti a controllo infine i più noti cantieri navali di Torre del Greco, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. Anche in questa circostanza non sono state riscontrate violazioni alle leggi ambientali.