Battipagliese-Savoia sarà una partita speciale per Gigi Squillante, allenatore delle zebrette. Il trainer ritroverà Lazzaro Luce, presidente del Savoia, con il quale ha vinto una coppa Italia nel 2011 ai tempi dell’ Ippogrifo Sarno, proprio al "Giraud" di Torre Annunziata. Squillante e Luce sono stati assieme anche nella passata stagione nel Gladiator dei record, prima dell’esonero improvviso del tecnico. Squillante, da sempre persona schietta e sincera, ha espresso comunque tutta la sua stima nei confronti del massimo dirigente del Savoia. “Lo sento ancora e lo stimo. Mi ha dato la possibilità di allenare una grande squadra come il Gladiator, unica imbattuta in Europa per 31 partite. Poi insieme abbiamo condiviso la vittoria della coppa a Sarno. Al di là di come siano andate le cose l’anno scorso spero che quest’anno riesca a vincere il campionato per gli investimenti che sta portando avanti da anni”. Il tecnico delle zebrette, anche insegnante di Scienze Motorie all’Università di Cassino, ha spiegato la cacciata dell’anno scorso che gli è valsa per il ricevere il premio di "esonero ingiusto". “Avvennero delle problematiche esterne al calcio e quindi decidemmo di interrompere la nostra avventura –poi ha scherzosamente aggiunto- Ringrazio comunque Luce, perché mi ha fatto guadagnare un’onorificenza del tutto inaspettata”.
L’ODIATO SIMONETTI. La stima e l’affetto per Luce da parte di Squillante è inversamente proporzionale a quella per il ds Tonino Simonetti. Fra i due non c’è mai stato amore ai tempi dell’Ippogrifo Sarno, con il trainer che gli imputò tante colpe durante quell’annata. “A Torre Annunziata c’è un un’unica nota stonata che esce da ogni spartito. Quella nota è Antonio Simonetti. Per me fa parte del passato e di un calcio superato. A Sarno non l’ho mai considerato, perché per me era assurdo parlare di calcio con un direttore sportivo che non assisteva alle partite. Dice di aver vinto tanto, ma negli ultimi cinque anni l’unico suo successo è stata la coppa Italia vinta con me all’Ippogrifo. Quell’anno gli chiesi un attaccante e alla fine prese lo sconosciuto Dellera, che non aveva mai giocato in un modulo a tre punte come il mio”. L’aspra critica dell’allenatore della Battipagliese nei confronti del ds del Savoia prosegue anche in relazione alla costruzione del Savoia. “Io penso che per costruire una squadra del genere non serva un direttore come lui, ma una grande società. Se i bianchi sono una corazzata il merito è di Lazzaro Luce, che è un signor presidente, mentre Simonetti non ha fatto nulla”.
IL SAVOIA E… BIZZARRO. Squillante è arrivato alla quarta giornata ed ha fatto rinascere una Battipagliese in difficoltà. Domenica sarà la prova del nove per le zebrette che hanno perso troppi punti in casa. “Non è una squadra costruita da me, ma la sto modellando. M’interessa fare bene a Battipaglia perché sono stato accolto alla grande dalla piazza e dal presidente Procida. Domenica sarà una sfida importante e spero che il Savoia non giochi da par suo per una volta”. Infine il pensiero del tecnico va verso Bizzarro, giocatore importante per lui a Sarno e Santa Maria Capua Vetere, ma che con Feola non ha mai trovato spazio. “Se dovessi rubare un giocatore ai bianchi prenderei lui. Dopo la sua esperienza al Monaco e i vari infortuni che ha subito l’ho rigenerato. Mi spiace che ancora non si sia imposto”.

Gianluca Buonocore