Si è svolto questa mattina un’incontro tra la delegazione di deputati PD della Commissione Cultura della Camera e le organizzazioni sindacali dell’area archeologica di Pompei.

L’obiettivo della visita è stato quello di verificare le condizioni del sito, lo stato di attuazione dei progetti, la situazione del personale alla luce dell’ultimatum dell’Unesco sulle pessime condizioni degli scavi.
La delegazione, guidata dalla vicepresidente della commissione, Manuela Ghizzoni, e dalla deputata napoletana Luisa Bossa, ex sindaco di Ercolano, oltre alla delegazione di sindacati e lavoratori dell’area archeologica, ha incontrato la sovrintendente Elena Cinquantaquattro ed il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio,
Presenti alla riunione in rappresentanza delle maestranze i delegati sindacali della Cgil, Cisl, Uil e Usb.
“Consideriamo Pompei una delle priorità del lavoro di recupero che il Governo deve fare sui beni culturali del nostro Paese – ha detto Luisa Bossa – e la presenza dei deputati della Commissione risponde sia al bisogno di acquisire direttamente elementi di conoscenza sulla situazione sia quello di manifestare la vicinanza del Parlamento a chi sta operando per il recupero di un presidio culturale di così straordinaria importanza.”

Da parte nostra – ha commentato Tommaso Flauto dell’Usb - ringraziamo la commissione parlamentare per l’attenzione che pone su Pompei. Riteniamo di fondamentale importanza l’adozione di alcune misure che possono dare un fondamentale sostegno all’azione di recupero del sito archeologico. Prima di tutto occorre l’autonomia da Napoli. Pompei, con i suoi tre milioni di visitatori l’anno, necessita di un’autonomia di gestione e direzione. In merito alla carenza di personale da più parti lamentata non si capisce come e perché non vengono attivati processi di mobilità da altre amministrazioni con personale in esubero. Pensiamo allo Spolettificio la cui riconversione in atto con nuove lavorazioni meccaniche e servizi per le forze armate non garantisce tranquillità a tutto il personale, ma anche al polo militare di Nola che a breve dovrà accogliere dipendenti da tutti gli enti dismessi della Campania.”

“La presenza di personale è importante – rafforza Alfonso Desiderio dell’Usb – proprio per l’enorme afflusso di visitatori che anche involontariamente, se non controllato adeguatamente, procura danni alle strutture e alle parti artistiche. A questo si aggiunge l’uso indiscriminato dei flash, mani sudate sugli affreschi, pezzi di intonaco portati via come souvenir. E questi sono soltanto alcuni aspetti con i quali noi custodi ci confrontiamo quotidianamente. Alcuni ambienti pertanto non sono visitabili proprio per queste carenze che esporrebbero la struttura a possibili atti di vandalismo ”

“A tal proposito non comprendiamo - ha detto Egidio Iovane, anch’egli dell’Unione Sindacale di Base - come mai ci sono tanti ostacoli anche nelle assunzioni. Chiediamo alla politica una scelta chiara e determinata con l’apertura delle case chiuse dei “Casti amanti” (nella foto di copertina) e “Giulio Polibio” il cui investimento multimediale di milioni di euro giace inutilizzato da due anni.“

“C’è stata, per anni - conferma Luisa Bossa - un’ampia sottovalutazione dei problemi. La situazione di oggi, quindi, non è casuale. Con il ministro Barca, nei mesi scorsi, qualcosa è cambiato. Incalzeremo anche il ministro Bray perché dalla salvezza di Pompei passa la possibilità per il nostro Paese di costruire sui beni culturali anche un progetto di rilancio economico oltre che territoriale”.

La delegazione era formata, inoltre, dai parlamentari democratici della commissione Cultura, Mara Carocci, Maria Coscia, Manuela Ghizzoni, Flavia Piccoli Nardelli, Gianna Malisani, Simona Malpezzi, Roberto Rampi, Maria Grazia Rocchi.