TORRE ANNUNZIATA - Sala per corsi preparto inagibile, donne in attesa costrette ad andare a Castellammare e Pompei. E’ quanto racconta una giovane donna di Torre Annunziata che, prima delle festività natalizie, si è recata presso il Consultorio di via Luigi Iacono per chiedere informazioni. “Sono una futura mamma che avrebbe voluto il piacere di fare una cosa bella per la propria nascitura nella sua città, purtroppo mi è stato detto che la sala per i corsi preparto è inagibile e che quindi ero costretta ad andare o a Pompei oppure a via Nocera a Castellammare”. Inizia cosi il racconto della trentenne in attesa di una bimba che dovrà nascere i primi di febbraio. “Il consultorio a Torre funziona piuttosto bene, sia per esperienza diretta che per sentito dire, con bravi medici e con un personale attento alle esigenze dei cittadini. Una mia amica mi ha anche detto che fanno un tipo di pap-test piuttosto all’avanguardia, anche se i tempi per i risultati sono un po’ lunghi. Quando ho chiamato la struttura, a metà settembre, - continua la donna - per sapere quando iniziavano il corso, mi fu risposto che sarei stata chiamata a tempo debito, visto che era presto, dal momento che la data presunta parto è inizio febbraio. Passano i giorni, le settimane ma nessuna chiamata. Nessuna telefonata dal consultorio per avvisarmi del corso preparto. Quando, poco prima delle festività natalizie chiamo per avere notizie mi viene detto che la sala è inagibile. “La sala necessita di lavori di ristrutturazione e al momento è inagibile. L’unica soluzione è andare o a Castellammare o a Pompei” è stata la risposta. “L’altro giorno mi sono recata alla sede di Castellammare per la prima giornata del corso – continua la futura mamma - dopo essere stata in stazione quasi mezz’ora a causa dei ritardi dei treni della Circumvesuviana. L’unica nota positiva è che io abito a pochi passi dalla stazione di Trecase e il consultorio si trova a ventri metri dalla stazione di via Nocera. Per me quindi il danno è meno peggio del previsto, ma per tutte quelle donne che non abitano vicino alla stazione e che non hanno nessuno che le accompagni? Come fanno?”

Catello Germano