Era mancato, eccome. Il solito coro finale, quello che sancisce l´unione tra la squadra ed i propri tifosi al termine di ogni partita disputata. Si vinca o si perda, non importa il risultato ma la grinta, il carattere, la tenacia, la classica "maglietta sudata". Il "Giraud" ritrova un Savoia combattivo e gagliardo che non ruba l´occhio ma conquista, con sacrificio, la nona vittoria interna stagionale zittendo le critiche del post-Noto. Rete decisiva di Simone Fontanarosa, giovanotto ormai pronto per il salto in lega-pro, che al 43´ della prima frazione sblocca una partita troppo tattica, bloccata, priva di emozioni ma sempre accesa. Il vantaggio, in realtà, i bianchi lo avevano già raggiunto in precedenza grazie a capitan Guarro, lesto ad insaccare a pochi passi da De Sio. Rete annullata per inesistente posizione irregolare del terzino oplontino sull´impercettibile tocco di testa operato dal solito Fontanarosa. Altro errore arbitrale ai danni del Savoia che non demorde, nonostante un Vicentin in precarie condizioni fisiche. L´argentino si danna l´anima ma la sua insistenza produce soltanto un colpo di testa diretto sotto la traversa. Il miracolo di De Sio strozza in gola l´urlo del pubblico, prima del vantaggio biancoscudato due minuti più tardi. Savarese affonda sulla destra, traversone mancino al centro che Fontanarosa, in plastica girata volante, spedisce in rete eludendo la blanda marcatura di Guerreri. Il Savoia pare liberarsi di un macigno enorme e la ripresa saluta una squadra più pimpante, disinvolta e sicura che, pur non creando grosse occasioni, controlla agevolmente il risultato. Un brivido lo regala il portierino Vitiello, probabilmente ancora "stordito" dai troppi elogi ricevuti al termine dell´ultima gara. Rinvio sbilenco che serve Manfrè. L´attaccante calabrese pare non credere al generoso regalo concessogli spedendo a lato da ottima posizione. L´uscita dal campo di Lio, tra le fila avversarie, spegne definitivamente qualsiasi velleità di rimonta ospite. Fontanarosa si infortunia al ginocchio destro. Esce in barella. Si teme il peggio. Fortunatamente il giovane centrocampista riporterà solo una leggera distorsione la cui definitiva entità sarà valutata nella giornata di martedì. Amura, contestato rumorosamente in tribuna da uno spettatore isolato, ritrova la vittoria puntando sul più classico 4-3-3. Al triplice fischio finale, i bianchi tornano sotto la curva. E´pace fatta con i tifosi, finalmente soddisfatti della giusta determinazione mostrata in campo. Il "Giraud" torna così ad intonare "bianchi alè".

Salvatore Piro