Il crollo del palazzo in vico Uguaglianza era annunciato da tempo. A confermarlo, non solo le denunce inascoltate e la fortissima indignazione degli abitanti dei quartieri periferici di Torre Annunziata. In realtà, basta solo ricostruire tasselli, mettere al posto giusto pochi frammenti di cronaca di una giornata da incubo.

Ore 10:30. Primo intervento dei vigili del fuoco, del distaccamento di Torre del Greco, in Corso Vittorio Emanuele III. Allertati da alcuni residenti, preoccupati da continui scricchiolii, i pompieri abbattono uno tra gli innumerevoli balconi pericolanti presenti in zona. L´intervento dura circa 2 ore. I vigili lasciano Torre Annunziata alle 12:30 circa.

Ore 13:45. Crolla il solaio del palazzo in vico Uguaglianza. Nel cedimento restano ferite 2 persone, poi trasportate all´Ospedale di Boscotrecase e dimesse 4 ore dopo. Paradossalmente, la tragedia solo sfiorata evita una vera catastrofe. Gli abitanti del palazzo (quasi tutti stranieri), con diversi bimbi al seguito, fuggono tutti impauriti, allontanandosi dalle rispettive abitazioni. E´ la mossa, obbligata ma decisiva, che salva diverse vite umane.

Ore 14. Crolla l´intero palazzo in vico Uguaglianza. Dopo il solaio, a sbriciolarsi è ora l´intero edificio. Per fortuna, l´avvertimento precedente favorisce l´abbandono già avvenuto dello stabile.

Ore 14:15. I vigili del fuoco tornano nel vicolo, stavolta insieme a carabinieri, polizia di Stato e polizia municipale. Iniziano le prime ricerche sotto le macerie, anche con l´ausilio di telecamerine speciali e sonde che decretano l´assenza di persone coinvolte nel crollo. L´assenza di ulteriori feriti è certo solo alle 17, quando giungono sul posto anche le unità cinofile da soccorso.

Ore 17: il giallo della valigetta. Tutto sembra tornare, lentamente, all´apparente normalità. D´improvviso, l´arrivo di una macchina del reparto ´artificieri´ della polizia. L´intera zona viene nuovamente evacuata e transennata. Nessuno può avvicinarsi al vicolo. Le prime ricostruzioni, fornite dagli agenti, raccontano di un valigetta sospetta, rinvenuta a pochi metri di distanza dal crollo, fatta brillare con esplosivo.

Ore 17:15. Dimessi dall´ospedale di Boscotrecase i due feriti coinvolti nel cedimento del solaio. Seguono parapiglia ed attimi di tensione. Un ragazzo, tra i presenti, sferra un forte pugno sul vetro posteriore della macchina guidata dall´autista del sindaco, Giosuè Starita. Intervengono polizia e carabinieri a sedare gli animi. Il primo cittadino riesce, alla fine, a raggiungere la sua vettura tra gli applausi ironici e le urla della folla.