La cittadina pedemontana vesuviana piange la morte del pof. Francesco Ventorino. Ancora una giornata di gramaglia in questi giorni di febbraio.
La perdita di altro figlio prediletto ha listato a lutto i muri cittadini trecasesi.
Ha lasciarci, affranti e costernati, una persona semplice dal cuore buono, operosa e dedita al suo lavoro di magistero ai giovani del nostro territorio; insegnava la vita.
Da alcuni anni preside dell’Istituto Comprensivo “Sancia d’Angiò” , sulla luminosa scia del predecessore prof. Sebastiano Bauso andava, sempre, con rettitudine ed impegno promuovendo ed avallando iniziative formative per i suoi alunni, quegli alunni che portava nel suo grande cuore e che tuttora elogiava e seguiva nelle variegate attività formative sia locali che in trasferta.
Sempre preso dall’entusiasmo, ad ogni occasione, mi telefonava per darmene notizie da passare ai giornali, felice alla pari dei suoi alunni ed entusiasta in uno con i familiari degli stessi ai quali continuamente riconosceva merito ed impegno.
A dargli l’ultimo saluto una marea di persone confluita presso la chiesa madre in Piazza San Gennaro. Presenti l’intero corpo insegnante in uno con una vasta rappresentanza scolaresca.
Ad officiare il rito religioso il parroco don Aniello Gargiulo, della stessa chiesa “Santa Maria delle Grazie e San Gennaro” coadiuvato don Giuseppe Cesarino parroco della locale chiesa Sant’Antonio di Padova.
Nel corso del rito funebre l’intervento di qualche alunno che con parole commosse ha porto il saluto all’amato preside; toccante anche il commiato espresso dalla prof.ssa Anna Lanzetta che in questi giorni tristi, diligentemente, sta portando avanti l’Istituto d’Angiò.
A stralciare qualche nota della splendida figura terrena del nostro compianto lo stesso don Aniello Gargiulo che sia in apertura che in chiusura del suo discorso ha tenuto a rimarcare le ultime parole del preside rivolte ai ragazzi, proprio il giorno prima della sua dipartita:
Non abbiate paura. Vogliatevi bene. Aiutatevi. Non temete per me sono già con Gesù. -
NINO VICIDOMINI