Hamsik e Cavani portano il Napoli a -3 dalla Juve. Al Parma non basta il secondo tempo giocato meglio degli azzurri. Non basta nemmeno il tiro-cross di Sansone deviato da Cannavaro nella propria porta. La gara la decidono sempre loro, i tenori, a cui oggi si aggiunge lo zampino di Insigne, perfetto nel servire l’assist del 2-1 al Matador. Ora la banda Mazzarri è seconda da sola, a +3 dalla Lazio e a -3 dalla vetta bianconera, ora più vicina.

DONADONI SCEGLIE IL TRIDENTE – Come preannunciato Donadoni conferma il 4-3-3 con il trio d’attacco composto da Biabiany, Belfodil e Sansone. In difesa la sorpresa è l’ex Santacroce in campo dall’inizio. Ma la sua partita durerà solo mezzora: un infortunio lo costringe a lasciare il posto a Lucarelli. Nel Napoli Pandev affianca Cavani in attacco, in difesa torna capitan Cannavaro, a centrocampo l’infortunato Maggio e lo squalificato Behrami lasciano spazio e Mesto e Dzemaili.

VANTAGGIO HAMSIK – Parte meglio il Parma. Difesa alta, possesso palla e movimento sulle fasce mettono in difficoltà il Napoli, costretto ad affidarsi al contropiede. Un tipo di gioco però che, si sa, piace molto a Cavani e compagni che, nei pochi palloni toccati nei primi minuti, mettono in pericolo la porta di Mirante. Al 15’ Pandev conclude alto da buona posizione e un minuto dopo Cavani spara sopra sopra la traversa dal limite dopo una bella finta. Il vantaggio arriva al 20’. Passaggio geniale di Dzemaili nel corridoio per Hamsik, che in scivolata batte Mirante.

REAZIONE – Il Parma reagisce immediatamente con due palle gol importanti: al 26’ Sansone servito con un cross sul secondo palo da Belfodil, impegna De Sanctis al salvataggio sulla linea. Al 30’, sugli sviluppi di una mischia in area, Parolo calcia a botta sicura, ma Cannavaro di testa spazza sulla linea. E’ una bella partita, ricca di occasioni, con il Parma arrembante ed il Napoli che risponde colpo sul colpo. Almeno tre infatti le occasioni create dagli azzurri nel finale del primo tempo, prima con Campagnaro a volo su corner di Pandev, poi con Dzemaili ipnotizzato dall’uscita di Mirante, e nel finale con Cavani che sbaglia di testa da ottima posizione.

PAREGGIO MERITATO – Nella ripresa il Napoli cala e il Parma riprende l’assalto alla porta di De Sanctis. Costantemente nei pressi dell’area azzurra, i gialloblu prima sfiorano il pareggio con Parolo e poi lo centrano con Sansone, ottimamente servito dal nuovo entrato Amauri. Il tiro-cross deviato da Cannavaro riporta la gara in parità.

DECIDE IL MATADOR – Il pareggio è giusto, ma il ritmo della gara è talmente alto da mantenere costantemente in bilico il risultato. E poi il Napoli ha un’arma in più: Insigne, entrato al posto dello stanco Pandev, aggiungendo dinamismo e fantasia all’offensiva partenopea. Il 2-1 nasce dai suoi piedi: filtrante perfetto per lo scatto di Cavani che batte Mirante in uscita. E’ un gol che taglia le gambe agli uomini di Donadoni. Nel recupero Cavani sfiora il tris sbagliando un rigore in movimento: destro alle stelle.

L’ANALISI – Non il miglior Napoli, ma siamo sempre lì. Gli assi fanno la differenza, Hamsik è sempre più costante non solo in fase realizzativa, ma anche per una serie di giocate preziose in fase di regia. Cavani è sempre implacabile, su 3 palle gol nitide, almeno una la butta puntualmente dentro. La difesa è solida, il centrocampo, se necessario, sa dare man forte alla retroguardia e le seconde linee, spesso ritenute il punto debole della squadra, sorprendono in positivo. Oggi Dzemaili è tra i migliori in campo, Mesto e Donadel hanno dato un buon contributo. Mazzarri esce dalle due trasferte consecutive con Fiorentina e Parma con 4 punti: una media che continua a far sognare il popolo partenopeo.