Ieri, primo febbraio, 31a Giornata nazionale della vita.
E’ dal 1979 che i vescovi invitano i fedeli e la comunità italiana a riflettere e ad operare a favore della vita umana con un messaggio, sempre puntuale e illuminante: quest’anno “La forza della vita nella sofferenza”. Tema di drammatica attualità, se si tiene presente che la sofferenza precede, accompagna e conclude la vita di ogni uomo, coinvolgendo famiglie e comunità. Il messaggio condanna con chiarezza soluzioni a scapito della vita umana, definita “un bene inviolabile e indisponibile”, quali aborto, disinteresse e abbandono di anziani e malati, eutanasia, mentre chiede e auspica l’impegno di tutti perché: “Se la sofferenza può essere alleviata, va senz’altro alleviata”. A festeggiare l’importante ricorrenza, la comunità parrocchiale “Santa Maria delle Grazie e San Gennaro”. La manifestazione è stata organizzata in grande sinergia dai vari gruppi del Consiglio Pastorale dei catechisti. Alter ego della situazione, sempre lei Maria LisaAmuro, suffragata dal valido aiuto delle altre operose colleghe. Dopo la Santa Messa delle ore 10,30 officiato dal parroco don Raffaele del Duca, un folto gruppo di persone è andato convogliandosi dalla chiesa madre nella piazza principale trecasese da dove ha avuto inizio “La passeggiata per la vita” che ha percorso un lungo tratto del centro storico cittadino per dirigersi presso i locali dell’Oratorio parrocchiale dedicato a don Giuseppe Tortora, di fronte al Cine Teatro “Corelli” ove è stato possibile trascorrere alcune ore di svago con un repertorio di musiche e canzoni, a conclusione, un copioso lancio di palloncini bianchi ha tenuto per lungo tempo con gli occhi al cielo i numerosi bambini presenti alla significativa manifestazione.