Trecase, ultimi giorni per assistere al presepe vivente
03-01-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Grande successo di visite per il Presepe organizzato a Trecase, nei locali della Chiesa Madre di Santa Maria delle Grazie e di San Gennaro nelle piazza cittadina. Oltre 500 persone hanno sfidato le impervie condizioni atmosferi nelle prime due serate.
Organizzato dal Gruppo Giovani e dal Gruppo Eventi, il presepe è una vera e propria messa in scena. Un Pulcinella accoglie allingresso i visitatori, allietandoli insieme alle due popolane, sulle note di Nascette lu Messia. Attraverso un percorso di scale si giunge alla location, una cantina del Settecento. Tra storia e realtà, tra i caratteristici arcosoli si snodano le piccole scene. Due gruppi attoriali, i giovani e, nelle serate del 28 e 29 dicembre, i bambini; nove piccole ambientazioni.
Si parte, come nel classico presepe napoletano, dalla zona mercato con i venditori di pollame, castagne e pesce, uova e pomodori per poi incontrare chi, attorno ad un tavolino, consuma il proprio tempo a giocare a carte tra una pizza del fornaio ed un bicchiere di vino mentre il calzolaio continua sino a sera a lucidre la suola di una scarpa sotto la luce fioca di un lumino. Tuttavia, è una notte strana come è detto da una delle tre comari intente a lavorare la lana o a tessere la tela ma sempre acute osservatrici di quanto accade nella strada.
Dalla sfera del concreto a quella più propriamente magica attraverso il ponticello, simbolo di passaggio, dove si trova una cascata nelle cui acque delle donne sciacquano i panni ma infastidite da un posteggiatore per il quale lammore è comme o zucchero , passando poi per losteria al di fuori della quale la zingara chiede, imperterrita, lelemosina dal momento che puressa adda campà.
E così a poco a poco la folla è condotta alla zona sacra, mistica, il cuore della rappresentazione, dove a sinistra troviamo la coppia di pastori, padre e figlio, Benino ed Armensio e, a destra, la grotta illuminata con la Sacra Familia, due angeli e due musici.
Dunque, le brevi istantanee riproducono con minuziosità di particolari e con minime battute latmosfera della notte Santa, rimandando la mente al locus di Betlemme, a quellarmonia annunciatrice e prefiguratrice della nascita del divin Bambino e, perché come recita Giuseppe rivolgendosi a Maria e al popolo di fedeli visitatori se tutte le famiglie del mondo trovassero larmonia che regna in questa grotta il mondo sarebbe un paradiso!.
Appuntamento per questo weekend, a partire dalle ore 19.00 e nel mese di gennaio nei giorni 1e 4, per concludersi poi il 6 quando nel rispetto della tradizione giungeranno a far visita alla grotta i Re Magi.
Fiorina Izzo
Organizzato dal Gruppo Giovani e dal Gruppo Eventi, il presepe è una vera e propria messa in scena. Un Pulcinella accoglie allingresso i visitatori, allietandoli insieme alle due popolane, sulle note di Nascette lu Messia. Attraverso un percorso di scale si giunge alla location, una cantina del Settecento. Tra storia e realtà, tra i caratteristici arcosoli si snodano le piccole scene. Due gruppi attoriali, i giovani e, nelle serate del 28 e 29 dicembre, i bambini; nove piccole ambientazioni.
Si parte, come nel classico presepe napoletano, dalla zona mercato con i venditori di pollame, castagne e pesce, uova e pomodori per poi incontrare chi, attorno ad un tavolino, consuma il proprio tempo a giocare a carte tra una pizza del fornaio ed un bicchiere di vino mentre il calzolaio continua sino a sera a lucidre la suola di una scarpa sotto la luce fioca di un lumino. Tuttavia, è una notte strana come è detto da una delle tre comari intente a lavorare la lana o a tessere la tela ma sempre acute osservatrici di quanto accade nella strada.
Dalla sfera del concreto a quella più propriamente magica attraverso il ponticello, simbolo di passaggio, dove si trova una cascata nelle cui acque delle donne sciacquano i panni ma infastidite da un posteggiatore per il quale lammore è comme o zucchero , passando poi per losteria al di fuori della quale la zingara chiede, imperterrita, lelemosina dal momento che puressa adda campà.
E così a poco a poco la folla è condotta alla zona sacra, mistica, il cuore della rappresentazione, dove a sinistra troviamo la coppia di pastori, padre e figlio, Benino ed Armensio e, a destra, la grotta illuminata con la Sacra Familia, due angeli e due musici.
Dunque, le brevi istantanee riproducono con minuziosità di particolari e con minime battute latmosfera della notte Santa, rimandando la mente al locus di Betlemme, a quellarmonia annunciatrice e prefiguratrice della nascita del divin Bambino e, perché come recita Giuseppe rivolgendosi a Maria e al popolo di fedeli visitatori se tutte le famiglie del mondo trovassero larmonia che regna in questa grotta il mondo sarebbe un paradiso!.
Appuntamento per questo weekend, a partire dalle ore 19.00 e nel mese di gennaio nei giorni 1e 4, per concludersi poi il 6 quando nel rispetto della tradizione giungeranno a far visita alla grotta i Re Magi.
Fiorina Izzo