Percorreva a 60 all´ora un tratto in cui la velocita´ consentita era di 20 all´ora il treno Circumvesuviana deragliato il 6 agosto a Napoli. La circostanza sarebbe confermata dai risultati dell´esame della ´´scatola nera´´.
Confermata l´ipotesi della velocita´ eccessiva all´origine del deragliamento del convoglio che provoco´ la morte di un passeggero, il 71enne Giuseppe Marotta, e il ferimento di una cinquantina di viaggiatori (uno dei quali, Carlo Cautiero, 47 anni, mori´ alcuni giorni dopo essere stato dimesso dall´ospedale).Le indagini sono state svolte dal commissariato di polizia Vasto-Arenaccia, diretto dal vicequestore Pasquale Trocino, e coordinate dal procuratore aggiunto di Napoli Rosario Cantelmo.