Otto gol, due rigori, uno segnato, uno sbagliato. Gol di destro, di sinistro, di testa. In contropiede, in mischia, su punizione. Grandi giocate, erroracci della difesa. C´è tutto e il contrario di tutto in Torino-Napoli. Alla fine vincono con merito gli azzurri grazie ad uno strepitoso Dzemaili ed un Cavani che prende il Toro per le corna e lo infilza con una punizione magistrale ed un colpo di testa da fuoriclasse.

CAVANI PARTE IN PANCHINA - Che Cavani non fosse al top si sapeva, ma alla vigilia sembrava che fosse in grado di giocare dall´inizio. Invece il Matador parte dalla panchina, al suo posto in attacco c´è Insigne. Britos vince il ballottaggio con Campagnaro. In porta c´è Rosati. Nel Torino Ventura sceglie un prudente 4-5-1 con Barreto unica punta.

DZEMAILI APRE - Il Toro parte subito a ritmi frenetici, aggredendo tutti i palloni. Ma è il Napoli che al 10´ sblocca la partita: Dzemaili raccoglie un intelligente corner di Hamsik e scarica un destro imparabile per Gillet. E´ l´incipit di una serata indimenticabile per lo svizzero giunto in Italia proprio grazie al Torino che lo prelevò dal Bolton nel 2008. Con la maglia granata 30 presenze, zero gol.

PAREGGIO BARRETO - La reazione del Torino c´è: Barreto e Cerci spingono in velocità, Santana va vicino al gol di testa. Il Napoli riparte con Pandev e Maggio che, sulla fascia destra, sembra aver ritrovato la forma migliore. Il match sembra di nuovo in equilibrio, ma il pareggio nasce da un episodio: al 30´ sugli sviluppi di un corner Barreto conclude in mischia e batte Rosati.

ERRORE HAMSIK - Il Napoli ha la possibilità di chiudere il primo tempo avanti con un rigore solare concesso da Giannoccaro per plateale atterramento di Maggio da parte di Darmian. Dal dischetto va Hamsik che tira potente ma non molto angolato: Gillet fissa l´1-1 fino all´intervallo.

DZEMAILI BIS - Il sipario della ripresa apre ancora con Dzemaili protagonista. Dopo due minuti lo svizzero trova il colpo da biliardo dal limite infilando il pallone nell´angolino dove Gillet non può arrivare. Per il Torino tutto da rifare.

JONATHAS DAL DISCHETTO - Stavolta il Napoli non vuol farsi rimontare. Resta concentrato su tutti i palloni, amministra il vantaggio correndo pochi rischi ed a tratti dominando a centrocampo. Ventura inserisce forze fresche: dentro Meggiorini e Masiello per D´Ambrosio e Vives. Mazzarri risponde con Cavani al posto di un Insigne leggermente sotto tono. E così, al 30´, ha inizio il festival del gol: 5 in un quarto d´ora. Il pareggio del Toro lo segna Jonathas su rigore concesso per tocco di mano in area di Cavani appena entrato. Tiro forte e angolato, Rosati intuisce ma non arriva.

MEGGIORINI, TORO AVANTI - E´ un duro colpo per il Napoli. Mazzarri non si dà pace e va su tutte le furie quando Britos, già mezzo colpevole sul gol di Barreto, chiude male sulla percussione di Cerci e regala il pallone a Meggiorini che dribbla Rosati e mette in rete. Tripudio dell´Olimpico al 33´: 3-2. Britos viene richiamato in panchina, al suo posto entra Armero.

ANCORA DZEMAILI - L´ingresso del colombiano si rivela determinante: il Napoli, tre minuti dopo, perviene al clamoroso pareggio ancora con Dzemaili che, servito da Armero, colpisce con un poderoso esterno che batte Gillet per la terza volta. Nei suoi 14 precedenti gol in carriera lo svizzero non aveva mai segnato più di un gol in una partita. Per lui tripletta senza esultanze per rispetto ai suoi ex tifosi.

FANTASTICO CAVANI - Sul 3-3 l´Olimpico è una bolgia, gli schemi in campo saltano, la partita è ancora apertissima. A cinque minuti dal novantesimo Dzemaili guadagna una punizione da 25 metri. Posizione interessante, centrale, buona per un sinistro. Ci va Cavani, che sinistro non è, ma infila la palla potente e a fil di palo battendo Gillet per il 4-3. Tripudio azzurro, rimonta compiuta e c´è tempo anche per il colpo del ko del Matador che di testa su cross dell´ottimo Armero fissa il definitivo 3-5.

L´ANALISI - E´ uno spettacolo pirotecnico che merita la standing ovation solo per la quantità enorme di emozioni dal calcio d´inizio al triplice fischio. Frutto di grandi giocate sì, ma anche di errori. Su tutti spicca quello di Britos che anziché farsi perdonare il tocco sbagliato che nel primo tempo regala il corner del gol di Barreto, si addormenta su Cerci e regala palla a Meggiorini per il 3-2. L´errore dal dischetto di Hamsik e la prestazione incolore di Insigne, insieme al suddetto Britos, sono gli unici nei di un Napoli ormai ritrovato. Perché ritrovato è Cavani (seconda doppietta consecutiva dopo quella con l´Atalanta), ritrovato è Maggio (si guadagna un rigore e macina chilometri in quantità sulla fascia) ritrovato è anche lo straordinario Dzemaili, che oltre ai tre gol, tutti belli da vedere, si procura la punizione del 3-4 e gioca in modo impeccabile decine di palloni a centrocampo. Segnale importante al Milan vittorioso col Chievo. Il Napoli si riprende il secondo posto e domenica ospiterà il Genoa prima dello scontro diretto coi rossoneri.

Roberto Scognamiglio